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ALESSANDRA DINO

Matteo Messina Denaro, così nasce un superboss

  • Autori: Dino, A;
  • Anno di pubblicazione: 2011
  • Tipologia: Articolo in rivista (Articolo in rivista)
  • Parole Chiave: Cosa Nostra; leadership; modelli organizzativi
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/53383

Abstract

Negli ultimi trent’anni, gli stili di "governo" adottati all'interno di Cosa Nostra sono profondamente mutati, in concomitanza col succedersi di capi e leader dalle caratteristiche personali differenti, ciascuno portatore di un modello organizzativo diverso da quello che lo aveva preceduto. E, tuttavia, il tratto comune e l’elemento vincente del sodalizio mafioso sembra essere stata quella sua particolare capacità di adattamento ai mutamenti dell’ambiente circostante, per la quale i vertici di governo dell’organizzazione si sono sempre mostrati attenti a utilizzare il reticolo di relazioni intessute con il mondo della politica, dell’economia e dell’impresa. Oggi, però, assistiamo a una nuova, importante mutazione genetica di Cosa Nostra. Una mutazione in cui si rinsalda il legame tra crimine economico e crimine organizzato, tra mondo della politica, criminalità dei colletti bianchi e mafie; una trasformazione che si realizza attraverso l’intensificarsi dei transiti di denaro sporco nel mondo globalizzato dell’economia legale, con le conseguenti difficoltà nell’individuare un confine tra bianco e nero, tra lecito e illecito all’interno delle attività economiche, produttive e finanziarie del nostro Paese e dell’intero scacchiere internazionale. In questo complesso e articolato scenario, colui che guiderà il nuovo corso di Cosa Nostra dovrà confrontarsi con l’infittirsi e il differenziarsi della rete di relazioni esterne; dovrà dotarsi di un modello di gestione flessibile e reticolare; dovrà mettere a punto un nuovo stile di governo, che preveda un processo di "laicizzazione" nel rapporto delle famiglie mafiose con la politica e l’economia.