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ALESSANDRA DINO

Gli ultimi padrini. Indagine sul governo di Cosa Nostra

Abstract

Riina e Provenzano hanno trascorso alcuni decenni di serena latitanza con lo spirito – potremmo dire – del buon padre di famiglia: viaggiando, scrivendo, curando gli affari e la salute, frequentando amici e conoscenti, vivendo per un lungo periodo di tempo accanto ai propri figli e alle proprie mogli, senza troppo doversi preoccupare di uno Stato che non aveva né la voglia, né la forza per catturarli. La loro storia è nota; sono in tanti ad averla narrata, ad averne ricostruito i dettagli di cronaca, ad averne ricucito la trama esistenziale anche attraverso l’analisi e l’esegesi di testimonianze, racconti e pizzini. Ma su un importante dettaglio della loro vita, nessuno ha detto o scritto o ha voluto approfondire. È un dettaglio che riguarda la storia dello scontro per la conquista della leadership all’interno dell’organizzazione mafiosa. Una storia mai raccontata, in cui si sono scontrati due modi distinti e diversi di concepire la guida di Cosa Nostra: l’uno, attraverso il terrore e le stragi; l’altro, attraverso la mediazione, un solido sistema di reti di relazioni e il silenzioso inabissamento. Il libro ricostruisce questa storia, evocandola da un colorito affresco di uomini e di mondi contigui e paralleli, esplorati attraverso una prospettiva composita che unisce interpretazione e attenzione per i modelli organizzativi; assumendo uno sguardo dall’interno e raccogliendo le testimonianze dalla viva voce dei protagonisti, attraverso le intercettazioni che riportano in presa diretta le lotte per il potere all’interno dell’organizzazione criminale. Il racconto inedito dello scontro tra Provenzano e Riina passa attraverso la descrizione di una mafia che cambia e che chiede rapporti sempre più stretti e vincolanti al mondo della politica e dell’economia; una mafia che produce essa stessa nuovi modelli organizzativi e nuovi stili di leadership e che vede affermarsi un nuovo protagonismo dei colletti bianchi. In questo momento storico le famiglie mafiose cercano un nuovo leader. Un uomo che, dopo la scomparsa dalle scene di Bernardo Provenzano e dopo l’arresto di Salvatore Riina, sostituisca con altrettanta abilità il carisma e l’autorevolezza di entrambi, guidando senza strappi il sodalizio mafioso in questa difficile fase di trasformazione. Quest’uomo potrebbe essere Matteo Messina Denaro, di cui il libro ricostruisce, per la prima volta, una chiara e completa biografia seguendo le tappe della sua “brillante” carriera dentro Cosa Nostra.