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ALESSANDRA DINO

Mafia e Antimafia

Abstract

Le dimissioni degli imprenditori Costanzo e Cascio – seduti nei Consigli di Amministrazione di alcune società con gli eredi di Bontate e Teresi – dalle rispettive cariche di presidente di Confindustria Sicilia e di Confindustria Palermo, tornano a riproporre il problema della chiara identificabilità delle infiltrazioni mafiose all’interno del tessuto economico e produttivo dell’Isola e dell’intero Paese. Si tratta di un problema antico e di difficile soluzione; una questione che nel tempo ha contribuito a inaridire il tessuto imprenditoriale siciliano e che ancora oggi disincentiva gli investimenti e l’intrapresa economica. Il potenziale investitore, infatti, deve confrontarsi con la pervasiva e penetrante capacità di Cosa Nostra di interferire nelle attività imprenditoriali e commerciali lecite produttive di reddito, sia attraverso l’immissione di ingenti capitali sporchi nel circuito finanziario e imprenditoriale, sia attraverso l’infiltrazione di propri referenti; di fronte a tali sollecitazioni, è costretto a decidere se accettarle o rifiutarle. In ogni caso, comunque, non potrà ignorare le conseguenze, pesanti, della sua scelta.