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VIRGILIO CALECA

Scolitidi e loro parassitoidi sfarfallati da piante esca di pino laricio e pino d'aleppo sull'Etna e sui monti Iblei

  • Autori: Maltese, M; Caleca, V; Sidoti, A; Garonna, A P; Faccoli, M
  • Anno di pubblicazione: 2011
  • Tipologia: eedings
  • Parole Chiave: Hylastes attenuatus, Caenopachys, Sicilia
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/59415

Abstract

In due differenti pinete della Sicilia in cui si sono registrati recenti attacchi di scolitidi, in collaborazione con l’Azienda Foreste Demaniali, a fine autunno 2008 e 2009 alcune piante sono state abbattute e lasciate sul letto di caduta, intere e con chioma, fino alla primavera successiva in attesa della colonizzazione di coleotteri scolitidi. Nel demanio Sparano, (Noto, SR) a 620 m s.l.m., sui monti Iblei sono state abbattute piante esca di Pinus halepensis, mentre in due località del Parco dell’Etna, Passo Silletta (1200 m s.l.m.) e Secondo Monte (1600 m s.l.m.), sono state abbattute piante esca di Pinus laricio. A maggio dell’anno successivo, parti di fusto di diametro crescente lunghe circa 40 cm e rametti con aghi sono stati raccolti, posti all'interno di eclettori e tenuti a temperatura ambiente in un magazzino arieggiato. Nel mese di ottobre successivo tutti gli insetti sfarfallati sono stati raccolti, e poi identificati. Da P. halepensis sono sfarfallati circa 9500 scolitidi appartenenti a quattro specie elencate in ordine di abbondanza: Pityogenes calcaratus, Orthotomicus erosus, Crypturgus numidicus e Tomicus destruens; la prima specie, molto abbondante nel 2009 e quasi assente nel 2010, è sfarfallata in abbondanza da tronchetti di 4-9 cm di diametro. Da P. laricio sono sfarfallati circa 11100 scolitidi (il 95% dei quali T. destruens) appartenenti a sette specie: oltre le quattro precedenti anche Hylastes attenuatus (per la prima volta ritrovato in Sicilia), H. linearis e Ips sexdentatus; di quest'ultima specie, nonostante la sua diffusa presenza sull'Etna, con questo metodo di monitoraggio sono stati raccolti solo alcuni esemplari. La maggiore differenza tra gli sfarfallamenti registrati da P. halepensis sugli Iblei e da P. laricio sull’Etna ha riguardato i parassitoidi degli scolitidi; mentre sull’Etna sono sfarfallati soltanto 8 esemplari di 5 specie di ichneumonoidei, sugli Iblei ne sono sfarfallati circa 1600 appartenenti a 4 specie elencate in ordine di abbondanza: Metacolus unifasciatus, pteromalide, Caenopachys caenopachoides e C. hartigii, due braconidi segnalati per la prima volta in Sicilia e Roptrocerus xylophagorum, altro pteromalide. Tale netta differenza potrebbe essere addebitabile a fattori climatici e al maggiore spessore della corteccia di P. laricio che ostacolerebbe il raggiungimento delle larve degli scolitidi da parte dei parassitoidi.