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TIZIANA CAMPISI

HISTORIC URBAN CENTERS. CONSTRUCTION CHARACTERS AND SEISMIC VULNERABILITY

Abstract

Parallelamente alla redazione di una micro-zonazione sismica che evidenzi le differenti risposte al sisma che i vari ambiti offrono in termini di amplificazione delle onde sismiche al suolo, in relazione alla stratigrafia e all’orografia del terreno, si rivela fondamentale conoscere e prevedere gli effetti di un sisma sul sistema urbano. È fondamentale quindi effettuare un’analisi del patrimonio costruito esistente al fine di conoscerne le caratteristiche, valutarne il livello di vulnerabilità ed individuare una scala di priorità di intervento, approfondendo in particolare l’indagine sui centri storici, contesti di particolare complessità, interesse storico e potenziale vulnerabilità. A partire da tali presupposti generali fissati alla scala territoriale, ogni intervento alla scala edilizia deve quindi essere condotto tenendo conto degli esiti di tali analisi: sono questi i principi di base che definiscono il Piano Regolatore della Sismicità. Per verificare le modalità attraverso cui i principi sin qui enunciati possono trovare concreta attuazione è stata condotta una ricerca ed una sperimentazione nel Comune di Carini (provincia di PA) ed in particolare nel centro storico della cittadina palermitana, di origine medioevale e di grande interesse architettonico ed urbanistico ma che presenta forti criticità sotto il profilo della sicurezza. Il primo livello di indagine è stato quello a scala territoriale, nel quale è stato analizzato l’intero territorio comunale al fine di definire zone omogenee di vulnerabilità sismica, denominate “Comparti”, sulla base della conoscenza del patrimonio edilizio esistente e delle relative condizioni attuali. Il secondo livello di indagine, a scala di maggiore dettaglio, ha riguardato il centro storico. La prima fase di analisi, in particolare, ha riguardato l’individuazione delle caratteristiche tipologiche e costruttive del centro storico in termini di materiali impiegati e tecniche costruttive prevalenti, mediante l’analisi di ventidue isolati individuati come un campione significativo delle diverse configurazioni dei tessuti urbanistici ed edilizi. Di questi è stata valutata la vulnerabilità sismica, sulla base del metodo speditivo ideato dal professore Giovanni Mochi dell’Università di Bologna, adattandolo al contesto storico-costruttivo della Sicilia occidentale. Il metodo consiste nel calcolo di indici adimensionali, utili a stabilire il livello di vulnerabilità dei singoli aggregati. Nel contesto del centro storico, infatti, l’approccio dell’indagine per isolato risulta essere più adeguato rispetto ad un’analisi relativa al singolo edificio, per via della conformazione stessa del tessuto edilizio, caratterizzata dall’interdipendenza strutturale tra i singoli edifici.