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TIZIANA CAMPISI

Taking inspiration from nature: rules and procedures for a good building practice

Abstract

Sin dai tempi antichi si sono sfruttati gli alberi ed altri elementi vegetali per scopi costruttivi: la natura, in generale, è stata di ispirazione e ha insegnato una serie di regole, a lungo imitate ed applicate. Alcune delle numerose specie arboree hanno rappresentato, infatti, degli esempi per le costruzioni primitive e, successivamente, per gli stili architettonici classici: possiamo annoverare i primi rifugi estemporanei ed ispirati a criteri di urgenza e praticità, o anche ben più ragionati edifici, fatti di elementi vegetali assemblati fra di loro. Questi manufatti architettonici richiamavano la natura nel suo fiorente sviluppo e nel sapiente e preciso equilibrio. L’architettura classica - anche nei suoi elementi decorativi - si è ispirata alle espressioni figurative tipiche del mondo naturale: foglie e fiori di loto o foglie d'acanto per capitelli, tronchi interi e fasciformi e ramificazioni di alberi per le colonne e pilastri, per i cavalletti e puntoni, elementi di sostegno e rinforzo, etc. Dall’architettura romana sino età moderna, le leggi di crescita degli alberi venivano richiamate dai trattatisti e dai letterati, come Giovanni Amico o John Ruskin, architetti del pari di Jacques-François Blondel o Dominique Perrault in Francia, Giovan Battista Filippo Basile o Giuseppe Damiani Almeyda in Italia; ancora Pierluigi Nervi, Frank Lloyd Wright e Santiago Calatrava, solo per citare alcune delle personalità più rappresentative nel corso dei secoli e in epoca contemporanea. Anche gli stili architettonici sono stati fortemente influenzati dal mondo naturale: dalla già citata architettura classica, al Gotico portoghese manuelino o a quello catalano siciliano, etc. Ancora oggi le piante sorprendono e affascinano per la loro struttura maestosa, rigogliosa e potente che è spesso caratterizzata da un intreccio complicato di radici, tronchi e rami che simulano archi, volte o pilastri e anche un riparo ed una protezione rassicurante nella loro spessa chioma. Prendendo spunto dalla crescita di alcune specie arboree, con particolare riferimento ai Ficus magnolioides di Palermo, alcuni dei quali sono considerati i più grandi e antichi d'Europa, si analizzano e confrontano i principi strutturali, gli elementi architettonici e decorativi adottati in natura e nella costruzione architettonica, che scandiscono ora la regola dell’arte e i precetti della buona pratica costruttiva. Tale vasto e affascinante repertorio fornisce una base di conoscenza utile ad una migliore comprensione del progetto architettonico attraverso i secoli, offrendo la possibilità di prendere ancora oggi ispirazione dalla natura per un più consapevole e affidabile processo di progettazione costruttivo/architettonico.