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ROSSELLA CORRAO

Strategie Sostenibili per il Retrofit Energetico del Patrimonio Edilizio Esistente: BIPV e mitigazione del microclima urbano per l’incremento del comfort indoor e outdoor

  • Autori: Corrao, R
  • Anno di pubblicazione: 2013
  • Tipologia: Breve introduzione (Breve introduzione)
  • Parole Chiave: Retrofit, Patrimonio Edilizio, BIPV, comfort, microclima
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/75379

Abstract

La “sostenibilità” degli interventi di retrofit può essere perseguita attraverso l’utilizzo delle fonti di energia alternativa e l’integrazione negli edifici degli elementi impiantistici che tali fonti energetiche utilizzano. In quest’ottica, da qualche anno si va diffondendo anche in Italia il BIPV (letteralmente: Building Integrated Photovoltaic - Sistemi fotovoltaici architettonicamente integrati) che rappresenta la nuova “frontiera” del mercato del fotovoltaico, pensato non più “aggiunto” ma “integrato” negli edifici. In tal senso si vanno diffondendo soluzioni e prodotti pensati anche per il retrofit energetico degli edifici (e non soltanto “adatti” per la costruzione di edifici ex novo) in grado di garantire i requisiti connessi alla tenuta all’acqua e all’aria, l’isolamento termico ed acustico, la trasmissione luminosa oltre che la produzione di energia da una delle fonti energetiche non inquinanti più diffuse a livello planetario e considerabile quasi inesauribile qual è il sole. Seppure quest’indirizzo risulti ancora poco “praticato” dai più, che ancora si attardano nella predisposizione di interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti prevedendo -per il fotovoltaico- il semplice posizionamento in copertura, nel rispetto dell’orientamento più favorevole alla produzione di energia ed indipendentemente dalle problematiche di natura architettonica ed “estetica” che l’istallazione dell’impianto può comportare, anche la normativa del V Conto Energia tutela e valorizza gli interventi di retrofit che prevedono l’impiego di soluzioni e prodotti BIPV. Alla luce di ciò non ci si può che augurare che gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti -qualsivoglia essi siano e qualsivoglia “guadagno” perseguano, vengano messi in atto alla luce di corrette e circostanziate valutazioni preliminari dello stato di fatto che possano eventualmente estendersi al di là del singolo edificio, coinvolgendo il contesto cui lo stesso appartiene al fine di valutarne l’efficienza attuale e stimarne correttamene quella futura.