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ROSARIA CANCILA

Integrarsi nel Regno: da stranieri a cittadini in Sicilia tra attività mercantile, negozio politico e titolo di nobiltà

Abstract

Il saggio intende evidenziare in una prospettiva di lungo periodo i caratteri dell’integrazione dei numerosi mercanti stranieri presenti nel Regno di Sicilia, focalizzando alcune condizioni che la resero possibile sul piano politico e sociale. Nelle maggiori città erano presenti colonie di mercanti che vi dimoravano stabilmente «cum domo et familia», e diversi, grazie al matrimonio con donne del luogo poterono conseguirne la cittadinanza con i relativi privilegi connessi, riuscendo in molti casi a inserirsi tra le file dell’oligarchia urbana e occupando importanti cariche municipali. Da lì il passo verso l’acquisizione di un feudo e di un titolo nobiliare fu piuttosto breve, soprattutto in determinate congiunture politiche ed economiche; ma non era neppure raro l’impiego attivo nelle più prestigiose magistrature del Regno, cui spesso accedevano grazie alle loro capacità finanziarie. I figli nati in Sicilia erano automaticamente riconosciuti come cittadini. In molti casi la loro assimilazione fu tale da farne dimenticare col succedersi delle generazioni le origini diverse.