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PIETRO CATANIA

Potatura meccanica per il Guyot è possibile

Abstract

In Sicilia, negli ultimi decenni, si è assistito a rapidissime variazioni in merito ai sistemi di gestione della vite da vino. Si è passati dalla forma di allevamento ad alberello degli anni 60’, all’allevamento a spalliera bassa e tendone degli anni 80’- 90’ al sistema a controspalliera medio-alta di oggi. Tutto ciò per un duplice motivo: la richiesta di vini di qualità da parte del consumatore e la meccanizzazione delle principali operazioni colturali al fine di ridurre i costi di gestione. Per quanto riguarda il sistema di potatura, il più diffuso è sempre stato il Guyot. Scopo del presente lavoro è stato quello di valutare l’impiego della potatrice meccanica, comunemente impiegata in vigneti con sistema di potatura a cordone speronato, su vigneti a controspalliera con sistema di potatura a Guyot al fine di valutare la produttività del lavoro in questa tipologia di potatura molto diffusa in Sicilia. La sperimentazione svolta ha fornito ottimi risultati, facendo emergere la netta convenienza dell’impiego della potatrice meccanica anche in vigneti con sistema di potatura a Guyot che abbiano le seguenti caratteristiche: • distanza delle piante sulla fila inferiore a m 1,00 circa; • altezza della controspalliera non inferiore a m 1,90 circa; • inserzione dei tralci dal ceppo ad una altezza da terra non superiore a m 0,40 circa; • presenza, nella parte intermedia della controspalliera, di due coppie di fili per il condizionamento della vegetazione.