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NICOLA CUSUMANO

«La speranza di avere altri figli»: bios e democrazia nel logos epitaphios di Pericle

Abstract

Questo contributo esamina, nella consolatio ad parentes che chiude il logos epitaphios, il modo in cui Pericle propone di superare il lutto che ha colpito alcuni padri nel primo anno di guerra, invitandoli in primo luogo a generare altri figli. Ciò consentirebbe a quei padri di superare la potenziale aporia tra l’agire nell'interesse strettamente individuale e l’agire nell’interesse della grandezza della polis, obliando il dolore privato con la procreazione di altri figli e con l’onore garantito dalla memoria pubblica: verrebbe così ripristinato l’equilibrio necessario tra partecipazione democratica, condizione di rischio condivisa e adeguatezza del processo deliberativo. All’interno della stessa consolatio si vede così in gioco l’inestricabile sinergia tra logos ed erga che sostanzia il processo deliberativo, dal dibattito al momento esecutivo dopo le decisioni prese. Sotto quest’aspetto la complessa rete di rimandi tra la consolatio, il LE e l’intera narrazione di Tucidide offre un’assiologia della democrazia periclea in cui la dimensione ‘biologica’ è sussunta in quella politica e gli interessi individuali sono subordinati all’interesse della polis, con la quale il cittadino è invitato a stabilire una relazione reciproca di eros.