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MAURIZIO CARTA

Futuro postpandemico

Abstract

Come uscire dalla crisi ambientale planetaria (che è anche sanitaria, sociale ed economica, come stiamo vedendo in questi giorni drammatici)? La risposta deve essere un nuovo approccio responsabile e militante non solo per ridurre l’impronta ecologica delle attività umane, ma per utilizzare la nostra intelligenza a servizio della sensibilità nei confronti dell’ambiente, delle persone e del patrimonio culturale, ma soprattutto per aggiornare l’idea delle città come luoghi privilegiati della salute pubblica, come è stato alla nascita dell’urbanistica moderna alimentata dalla matrice sanitaria: pensiamo ai piani di Londra e Barcellona studiati proprio per contrastare le epidemie. Significa tornare – come abbiamo sempre fatto storicamente in Italia – a progettare città compatte ma porose alla natura, con un più adeguato metabolismo circolare dell’acqua, del cibo, dell’energia, della natura, dei rifiuti, delle persone e dei servizi. Significa rendere resilienti i luoghi e le reti della salute pubblica come indispensabili diritti alla città.