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MARINA CALOGERA CASTIGLIONE

Un giullare contemporaneo: Caparezza tra fonoromanzi e locuzioni rivisitate e (s)corrette

Abstract

Se la canzone d’autore può essere studiata «come un filtro, attraverso il quale può essere osservata la dinamica diversificata dell’italiano contemporaneo» (Scholz 2005, p. 29), leggendo i testi dei più seguiti rapper italiani potremmo prendere atto del fatto che il rapporto di gregarietà tra testi e musica si sia invertito a vantaggio dei primi e farci l’idea che la lingua italiana stia conoscendo uno straordinariamente ricco tumulto che forse la potrebbe portare ben lontana dall’antilingua temuta da Calvino. Espressiva, antipurista, centrifugatrice di stili e registri, aperta ai dialetti e al parlato, sovvertitrice degli stereotipi locuzionali. Ci soffermeremo su alcuni caratteri della produzione di Caparezza, rapper molfettese dalla voce nasale e dall’indubbio talento eclettico, e in particolare sul paratesto che accompagna il “fonoromanzo” Le dimensioni del mio caos (2008), ossia il IV tomo del libro Saghe mentali (2009), e sui giochi di parole che riguardano i livelli lessicali complessi (polirematiche, locuzioni, fraseologia e paremiologia).