Curare è un atto collettivo. Mediazione interculturale, terapia come prevenzione (TasP) e nuove cittadinanze in Europa
- Authors: Caruso, E.; Siracusa, L.; Moncada, A.; Raspanti La Scala, G.; Ahmed Maruf, R.; Mendonca, E.; Prestileo, T.
- Publication year: 2025
- Type: Articolo in rivista
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/690424
Abstract
L’articolo esplora il ruolo della mediazione linguistico-culturale come leva di giustizia sociale e determinante di equità nei percorsi di cura per HIV, tubercolosi (TB) ed epatite B (HBV), con particolare attenzione ai minori stranieri non accompagnati e ad altre popolazioni migranti vulnerabili. Attraverso una revisione della letteratura e l’analisi di esperienze italiane e internazionali, si mette in evidenza come l’assenza di mediazione generi esclusione, ritardi diagnostici e drop-out terapeutici e stigma, mentre la sua presenza favorisca accesso, aderenza e costruzione di fiducia. Il paradigma del Treatment as Prevention (TASP) è interpretato non solo come strategia clinica, ma come metafora relazionale e politica: prendersi cura dell’individuo significa rafforzare la coesione e la resilienza della comunità . Una riflessione finale sull’esperienza dell’UOSD Patologie Infettive per le Popolazioni Vulnerabili dell’Ospedale Civico di Palermo illustra come tali principi possano tradursi in pratiche concrete, capaci di coniugare salute, equità e cittadinanza.
