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ELISA CAVASINO

Diritti e principi nello spazio giuridico europeo dei diritti fondamentali: un aspetto dell’esperienza costituzionale

Abstract

La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e le sue interrelazioni con le Costituzioni nazionali hanno dato origine ad una giurisprudenza della Corte di Lussemburgo e delle Corti costituzionali sui rapporti fra la Carta e le Costituzioni degli Stati, che mira a definire e a contemperare i tratti caratteristici dell’identità costituzionale degli Stati membri. Il punto di sintesi fra identità costituzionale nazionale e patrimonio costituzionale europeo racchiuso nella Carta sono le tradizioni costituzionali comuni degli Stati membri. Queste ultime, com’è noto, sono strumento d’interpretazione della Carta, dunque, veicolo per definire la portata e gli effetti della stessa Carta. Qui ci si interrogherà sulla distinzione fra diritti e principi contenuta nella Carta dei diritti e sulle implicazioni che essa determina per una effettiva tutela dei diritti costituzionali proprio alla luce di alcune tradizioni costituzionali (specialmente quella spagnola ed italiana). L’obiettivo è quello di cogliere le implicazioni di tale distinzione all’interno del controllo di costituzionalità delle leggi e di verificare la tenuta “pratica” di tale distinzione. Questo al fine di valutare che rilievo potrebbe avere tale distinzione rispetto allo sviluppo di quello che in passato è stato definito il “cammino comunitario” della giurisprudenza costituzionale, cammino che è proseguito in nuove direzioni segnate, in particolare, dalle sentenze n. 269 del 2017 e n. 20 del 2019 e che lascia intravedere ulteriori sviluppi, a seguito dell’ordinanza di rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia dell’Unione europea n. 117 del 2019.