Salta al contenuto principale
Passa alla visualizzazione normale.

EGLE CORRADO

INFLUENZA DELL’ATEROSCLEROSI CAROTIDEA PRECLINICA SUGLI EVENTI CEREBRO- E CARDIOVASCOLARI IN 5 ANNI DI FOLLOW-UP. INFLUENCE OF PRECLINICAL CAROTID ATHEROSCLEROSIS ON CEREBRO- AND CARDIOVASCULAR EVENTS IN A FIVE YEARS FOLLOW-UP

  • Autori: Novo, S; Corrado, E; Muratori, IM; Amoroso, G; Coppola, G; Tantillo, R; Lo Presti, M; Novo, G
  • Anno di pubblicazione: 2009
  • Tipologia: Articolo in rivista (Articolo in rivista)
  • Parole Chiave: preclinical carotid atherosclerosis, global cardiovascular risk, primary prevention, follow-up, ecocolordoppler duplex scanning
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/59068

Abstract

Introduzione: numerosi studi hanno utilizzato la valutazione dello spessore intima-media carotideo (IMT) come marker di aterosclerosi (ATS) preclinica ed è stato ampiamente dimostrato che l’IMT correla con la presenza di ATS coronarica ed è predittivo di eventi sia cardio- che cerebrovascolari. Scopo dello studio: valutare se in soggetti asintomatici la presenza di ATS carotidea preclinica, ispessimento medio intimale carotideo (IMT) e placca carotidea asintomatica (PCA), aggiunga ulteriori informazioni nella stratificazione del rischio permettendo di individuare soggetti che potrebbero beneficiare di un trattamento più aggressivo, anche farmacologico, dei fattori di rischio presenti. Materiali e Metodi: abbiamo studiato una popolazione selezionata di 454 soggetti, con età media di 57+/-10 anni, e con più fattori di rischio cardiovascolare (FR), asintomatici per malattie cardiovascolari. Tutti i soggetti sono stati sottoposti ad un’anamnesi clinica e farmacologica ed ad un attento esame obiettivo, con valutazione dei FR più comuni, e ad un prelievo venoso per la valutazione dell’assetto lipidico e della glicemia a digiuno. Tutti i soggetti sono stati sottoposti ad esame ultrasonografico delle arterie carotidi per la valutazione dell’IMT o di PCA. Abbiamo quindi calcolato per ogni soggetto il RCVG, utilizzando come sistema di stratificazione del rischio il punteggio del Progetto Cuore; 422 soggetti presentavano un RCVG < 20%. I soggetti hanno effettuato un follow-up di 5 anni, con analisi degli eventi cardio- e cerebrovascolari, fatali e non fatali, considerando come endpoint la morte cardiovascolare, la morte improvvisa, l’infarto del miocardio non fatale, il TIA, l’ictus non fatale e gli interventi di rivascolarizzazione coronarica o periferica, con angioplastica o con chirurgia. Risultati: durante il follow-up abbiamo riscontrato un’incidenza di eventi, fatali e non fatali, del 15% nei soggetti con PCA, del 13% nei soggetti con IMT carotideo e dell’8% nei soggetti con carotidi normali. Conclusioni: in una popolazione selezionata, con età media di 57+/-10 anni e con un cluster di FR, la presenza di ATS carotidea preclinica potrebbe essere considerata un marker di rischio aggiuntivo; infatti, nei soggetti con aumento dell’IMT o presenza di PCA e rischio intermedio/basso, abbiamo evidenziato un rischio di eventi CV a 5 anni del 13% e del 15% rispettivamente, rispetto all’8% dei soggetti con carotidi normali, con un aumento del RR di eventi rispettivamente del 62,5% e dell’87,5% per la stessa categoria di rischio. In conclusione, in soggetti con età media di 57+/- 10 anni, con un cluster di FR cardiovascolari e RCVG < 20%, la valutazione dell’IMT carotideo permette di individuarne alcuni nei quali è auspicabile un trattamento più intensivo dei fattori di rischio modificabili.