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ANDREA COZZO

La meta e il percorso. Sguardi e menti di viaggiatori nella Grecia antica

Abstract

L’articolo indaga alcuni regimi scopici e ‘menti’ degli antichi viaggiatori greci. Esso prende in considerazione: gli sguardi omerici, vari ma tutti legati tra loro dall’essere rivolti verso specifici punti, singoli o, nel quadro di una conoscenza cumulativa, ‘sommati’ gli uni agli altri; il modo di guardare del sapiente, che riflette sulla relazione tra tutto ciò che vede durante il percorso; quello del turista, che concentra l’osservazione sulla meta scelta – a volte anche soltanto per potere raccontare di esservi stato; quello del lettore, che ‘si sposta’ attraverso i libri di viaggio o di storia; e altri sguardi che costituiscono intrecci o variazioni di quelli precedenti, presentandosi per esempio come esplorativi, o fanatici della visita ai luoghi frequentati da personaggi famosi, o, proprio in reazione a questi ultimi, critici del viaggio turistico che pretenda di spacciarsi come filosofico e perciò elogiatori del percorso che l’anima può compiere anche quando il corpo resta fermo.