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ALESSANDRA CARRUBBA

Gestione ecocompatibile delle infestanti nel finocchio da seme (Foeniculum vulgare Mill.)

  • Autori: Carrubba, A; Catalano, C; Militello, M
  • Anno di pubblicazione: 2009
  • Tipologia: eedings
  • Parole Chiave: Agrotecnica, controllo delle infestanti, pirodiserbo, colture officinali
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/38992

Abstract

Nelle coltivazioni officinali, l'adozione di tecniche a basso impatto ambientale (tra cui la produzione in regime di agricoltura biologica) costituisce una scelta quasi obbligata per consentire al prodotto un'adeguata competitività sui mercati nazionali ed esteri. In quest'ambito, gli evidenti effetti che le infestanti esercitano sulla produzione e sui suoi parametri qualitativi pongono la gestione delle infestanti tra i principali nodi dell'agrotecnica delle colture officinali. Nel quadriennio 2004 -2007, il DAAT dell'Università di Palermo ha pertanto svolto una serie di sperimentazioni in campo tendenti a verificare l'efficacia contenitiva e gli effetti sulla coltura di alcune tecniche di controllo delle infestanti di possibile utilizzazione in agricoltura biologica. Si riportano di seguito i principali risultati ottenuti sul Finocchio da seme (Foeniculum vulgare Mill.), un'Apiacea i cui frutti ("semi"), vengono utilizzati come aromatizzanti alimentari e base per l'industria farmaceutico-erboristica. Nel corso della prova, tre tecniche di controllo, differenti anche per semplicità ed economicità di esecuzione (MZ - scerbatura meccanica; PD - pirodiserbo; FS - falsa semina) sono state confrontate con un "controllo positivo" (C+; rimozione manuale delle infestanti), ed un "controllo negativo" (C-; nessun intervento). Il finocchio da seme ha in primo luogo confermato una forte sensibilità alla competizione con le infestanti, facendo emergere l'opportunità d'intervenire tempestivamente, al fine di ridurre la durata della competizione. Nessuno dei trattamenti ha permesso il controllo totale delle infestanti, e il livello complessivo di efficacia è apparso influenzato dal decorso termo-pluviometrico dell'annata, e quindi da entità, composizione e rapidità di affrancamento della flora avventizia presente. E' stato possibile tuttavia evidenziare come la tecnica della falsa semina abbia per lo più costretto ad eseguire la semina della coltura ben oltre il periodo ottimale; il pirodiserbo ha invece evidenziato una buona efficacia contenitiva, da valutare tuttavia in funzione dell'economicità del trattamento.