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GIUSEPPE BAZAN

Analisi del verde urbano della città di Palermo con tecniche di remore sensing

  • Autori: Bazan, G; Surano, N; Baiamonte, G; Raimondo, L
  • Anno di pubblicazione: 2012
  • Tipologia: eedings
  • Parole Chiave: NDVI, VERDE_URBANO, PALERMO, REMOTE-SENSING
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/65077

Abstract

La dendroflora della città di Palermo è stata oggetto d’indagine da circa un trentennio. La maggior parte degli studi scientifici si è occupata principalmente del censimento delle piante dei parchi e dei giardini storici, focalizzando l’attenzione sulla caratterizzazione tassonomica, corologica ed ecologica nonché sugli aspetti storico-architettonici degli impianti. Palermo risulta essere la città siciliana con il maggior numero di parchi e giardini storici. Le prime indagini sul verde storico della città hanno riguardato le ville, originariamente appartenute ai membri della sfarzosa nobiltà e ricca borghesia siciliana, come il Parco di Villa Trabia alle Terre Rosse, il Giardino di Villa Niscemi, il Giardino di Villa Whitaker a Malfitano, il Parco del Principe di Belmonte, il Parco del Principe di Castelnuovo, il Giardino della Casina Cinese nel Parco della Real Favorita, il Giardino del Duca d’Orlèans, il Giardino di Villa Tasca, il Giardino del Grand Hôtel Villa Igiea e alcuni giardini pubblici come la Villa Giulia, il Giardino Inglese, il Giardino Garibaldi, la Villa Sperlinga e Villa Bonanno. Più di recente, sono stati studiati il Giardino di Palazzo dei Normanni, il Giardino di Acclimazione ed il Giardino di Villa Pignatelli-Florio. Per un quadro complessivo della letteratura esistente e dello stato delle conoscenze sulla flora dei giardini storici siciliani si rimanda a Bazan et al., (2006). Per quanto riguarda il verde delle alberature dalle strade della città di Palermo, una prima indagine risale agli anni 1988-1990 (Venturella et al., 1990; Raimondo et al., 1991). Tale censimento ha portato alla realizzazione di una banca dati che contiene, per ogni popolamento, informazioni sulla localizzazione, sulle caratteristiche dell’impianto (continuo, discontinuo, frammentario ecc..), sulle caratteristiche dendromentriche degli individui (altezza pianta, altezza tronco, diametro, ecc.) e delle condizioni vegetative. A distanza di circa venticinque anni si è proceduto ad una verifica ed aggiornamento della consistenza della dendroflora della città di Palermo attraverso il rilevamento della copertura vegetale mediante un’analisi unsupervised, in ambiente G.I.S., della distribuzione dei singoli impianti impiegando immagini satellitari multi-spettrali ad alta risoluzione Ikonos. Le aree vegetate sono state discriminate mediante l’utilizzo del Normalized Difference Vegetation Index (NDVI) (Rouse et al., 1974) che ha anche consentito di valutare le condizioni fitosanitarie generali degli individui arborei. Implementando algoritmi specifici ed incrociando le elaborazioni con i dati rilevati a terra è stato possibile individuare le firme spettrali caratteristiche di alcune delle specie più diffuse nelle alberature. Bazan G., Geraci A., Raimondo F. M. 2005. La componente floristica dei giardini storici siciliani. Quad. Bot. Amb. Appl., 16 (2005): 93-126. Raimondo F.M., Gambino A., Surano N., 1991. Studi sulla dendroflora della città di Palermo. Giorn. Bot. Ital., 125(3):335. Rouse, J.W., Haas, R.H., Shell, J.A., Deering, D.W. & Harlan, J.C. 1974. Monitoring the vernal advancement of retrogradation of natural vegetation. Final Report, Type III, NASA/GSFC, Greenbelt, MD, pp. 371. Venturella G., Gambino A., Gendusa F., Surano N., Raimondo F.M., 1990. Indagini sulla dendroflora della città di Palermo .Giorn. Bot. Ital., 124(1):115.