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ALESSANDRO BELLAVISTA

Il dirigente pubblico e i suoi poteri alla luce della riforma Madia

Abstract

La dirigenza pubblica vive, da diverso tempo, vicende alquanto tormentate. È noto che ad essa è stato attribuito un ruolo centrale da parte del legislatore che ha avviato la stagione riformatrice apertasi all’inizio degli anni novanta del secolo scorso. Tuttavia, nonostante i molteplici ritocchi dello statuto della dirigenza effettuati nel corso degli anni, restano e non sono mai stati sciolti tanti nodi, di vario genere e determinati da diverse fonti, che ostacolano l’effettiva possibilità per la dirigenza di svolgere le funzioni assegnate nel modo migliore: e cioè, comportandosi come un vero e proprio manager. D’altra parte, la presenza di una dirigenza che si muova in un’ottica manageriale è sempre stata considerata, in base alle logiche del New Public Management, la precondizione fondamentale affinché l’organizzazione pubblica possa effettivamente adottare la prospettiva del cosiddetto modello d’impresa, abbandonando il cosiddetto modello burocratico.