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ANGELA BADAMI

Gibellina: avanguardia di città cosmopolita

Abstract

Gibellina è città tellurica per orogenesi: rinasce dopo un drammatico terremoto e, con la sua peculiarità di città d’arte, produce un sisma che scuote le incrostazioni dell’urbanistica, facendosi avanguardia di una città aperta al mondo, ai mondi della cultura contemporanea: l’architettura, l’arte, il teatro. La sua storia si intreccia, anticipa e contiene altre storie urbanistiche siciliane, mediterranee ed europee. Per il piccolo centro rurale della Sicilia il terremoto ha segnato una netta frattura nella sua continuità storica: il sito originario è stato abbandonato e per gli abitanti superstiti è stata costruita ex novo un’altra città. Una città “altra”, aliena al contesto socioculturale e ambientale locale, trapianto distopico di una utopia urbanistica elaborata in ambito nordeuropeo come risposta alla crisi della città industriale. Non pochi interrogativi oggi si pongono sulle modalità con cui metabolizzare tutto il portato di innovazione immesso a Gibellina dalla cultura urbanistica, architettonica e artistica più avanzata. Occorre riflettere su come innestare questi nuovi valori all’interno delle tradizioni culturali della popolazione locale e trasferirli all’interno di un concetto patrimoniale in cui identificarsi, da valorizzare come risorsa e da incrementare come nuova eredità.