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ANGELA BADAMI

IL RUOLO DEL PAESAGGIO E DEL PATRIMONIO CULTURALE PER LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO

Abstract

Esiste una Sicilia che pochi conoscono davvero: la Sicilia agreste, con la resilienza del lavoro dei campi, della pastorizia e della pesca, delle antiche tradizioni che permangono anche per l’isolamento dalle più veloci direttrici di traffico, che ancora oggi conserva caratteristiche demo-etnoantropologiche originali. A questa Sicilia appartiene l’area dei Sicani, situata nel territorio in cui si incontrano le province di Palermo e di Agrigento, nella zona sud-occidentale della regione tra i fiumi Belice e Carboy, tra le Valli dello Jato e del Platani e i rilievi dei Monti Sicani; un contesto “marginale”, tangente ma esterno alle aree più intensamente antropizzate e urbanizzate e che, anche grazie a tale “marginalità”, è uno dei più autentici, nonché tra i più interessanti dal punto di vista naturalistico e culturale, paesaggi della Sicilia agreste. L’alta percentuale nel territorio di aree soggette a vincolo ambientale e le particolari connotazioni naturalistiche e paesaggistiche hanno successivamente posto le basi per l’avvio dell’istituzione del quinto – in ordine cronologico – Parco Naturale Regionale, che ha visto la sua definitiva istituzione nel gennaio 2015 dopo un annoso iter giudiziario. Occorre tuttavia ricordare che lo strumento del Piano del Parco, concepito per la salvaguardia del patrimonio ambientale e solo in subordine delegato alla valorizzazione dei beni culturali del contesto territoriale, avendo inoltre competenza solo all’interno del perimetro del Parco, nei fatti non può costituire un documento di riferimento per una visione ampia di pianificazione del territorio rivolta ad un virtuoso connubio tra tutela e trasformazione, ovvero capace di conciliare – attraverso la selezione e l’individuazione dei caratteri connotanti e configuranti del paesaggio intesi quali invarianti non negoziabili – le esigenze della conservazione con le necessità di uno sviluppo ecosostenibile e il dovere di contribuire con creatività alla costruzione dei paesaggi della contemporaneità.