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VINCENZO ARIZZA

RISPOSTA IMMUNITARIA DEL PUNTERUOLO ROSSO NEI CONFRONTI DEL ENTOMOPATOGENO BACILLUS THURINGIENSIS

  • Autori: Manachini, BRI; Arizza, V; Parrinello, D; Parrinello, N
  • Anno di pubblicazione: 2009
  • Tipologia: eedings
  • Parole Chiave: Rhynchophorous ferrugineus, lotta biologica, Bt, sistema immunitario, emociti
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/44062

Abstract

Introdotto accidentalmente in Sicilia nel 2005 Rhynchophorous ferrugineus Olivier (Coleoptera Curculionidae), noto come punteruolo rosso, ha infestato velocemente e gravemente molte palme. La sua espansione è veloce e i potenziali stress abiotici e biotici presenti nel nuovo areale non sembrano costituire dei possibili agenti di contenimento. Si è cercato di comprendere il perché di tale resistenza trattando larve di punteruolo con uno dei maggiori batteri entomopageni attualmente conosciuti il Bacillus thuringiensis Berliner (Bt). Gli studi eff ettuati hanno evidenziato una certa mortalità ma soprattutto un’interazione con l’attività trofi ca. Per comprendere meglio questi eff etti si è studiata l’interazione tra il sistema immunitario di R. ferrugineus e il Bt. Si è operato il conteggio e la determinazione dei tipi emocitari presenti nelle larve controllo e nelle larve a cui era stato somministrato il Bt. Dai risultati ottenuti è stato evidente che il batterio fosse capace di oltrepassare il sistema digerente ed invadere l’emolinfa dove è stato rinvenuto in forma vegetativa e non più sporulata come nel formulato. I batteri in forma vegetativa si rinvenivano sia sparsi nell’emolinfa, sia adesi alla membrana cellulare dei plasmatociti. Un altro eff etto dell’azione del Bt è stata anche una diminuzione signifi cativa degli emociti, sopratutto plasmatociti, nelle prime 24 ore. Sembra dunque che il batterio sia stato in grado almeno inizialmente di colonizzare l’insetto che tuttavia mostra una elevata vitalità. Il numero degli emociti era però rimasto invariato per le ulteriori 24 ore, denotando una complessa situazione tra capacità emopoietica dell’insetto e capacità riproduttiva del Bt. Si ritiene che lo sviluppo di tali conoscenze sui meccanismi di difesa di R. ferrugineus e sulle interazioni ospite-patogeno potrebbe contribuire in modo signifi cativo alla comprensione del fenomeno delle strategie di colonizzazione e soprattutto di persistenza e di resistenza di tali insetti, ai più svariati agenti di stress ambientale, biotici e abiotici, inclusi i biopesticidi.