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RICCARDO ALESSANDRO

Cytokine gene expression in the tunica albuginea in patients with Peyronie's disease. Pilot study with a control group

  • Authors: Pavone, C; Caruana, G; Abbadessa, D; Usala, M; Scaduto, G; Colomba, P; Alessandro, R
  • Publication year: 2015
  • Type: Abstract in atti di convegno pubblicato in rivista
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/133101

Abstract

INTRODUZIONE: Abbiamo pensato di effettuare uno studio che indagasse circa la presenza delle citochine nell’albuginea di soggetti affetti da malattia di La Peyronie. Le citochine, in quanto responsabili della comunicazione intercellulare, potrebbero essere coinvolte nella patogenesi della malattia. L’individuazione di una o più citochine responsabili potrebbe, infatti, risultare utile nel trattamento farmacologico grazie ai c.d. farmaci biologici, in grado di interferire con le citochine. MATERIALI E METODI: Per lo studio sono stati reclutati tra gennaio 2009 e dicembre 2010 presso l’Ambulatorio di Chirurgia Andrologica del Policlinico di Palermo 20 soggetti affetti da malattia di La Peyronie (fig. 1) e 8 soggetti affetti da recurvatum penis congenito, questi ultimi adoperati come controllo. Come criteri di inclusione allo studio abbiamo considerato i criteri di operabilità con corporoplastica secondo Nesbit. I prelievi bioptici ottenuti dalle losanghe escisse in corso di intervento chirurgico sono stati utilizzati per saggiare l’espressione genica, attraverso Real-Time PCR, di citochine pro-fibrotiche e pro-infiammatorie. Inoltre sono stati sottoposti dopo fissazione ad esame istologico con la colorazione ematossilina-eosina. RISULTATI E DISCUSSIONE: L’esame istologico ha rilevato l’assenza di cellule infiammatorie in tutti i pazienti recensiti per lo studio. L’analisi dell’espressione dei geni codificanti per IL-4 (Interleuchina-4), IL-6 (Interleuchina-6), IL-13 (Interleuchina-13), TGF-β1 (Trasforming Growth Factor - β1), IL-2 (Interleuchina-2), IL-10 (Interleuchina-10), TNF-α (Tumor Necrosis Factor- α) e IFN-γ (Interferone- γ) ha evidenziato in tutti i campioni un livello molto basso di trascritti e in alcuni casi indosabili (fig. 2). Inoltre i livelli dei trascritti delle citochine prese in esame sono risultati minori nei campioni provenienti dagli individui affetti da malattia di La Peyronie rispetto ai controlli. CONCLUSIONI: Alla luce dei risultati ottenuti, l’utilizzo di farmaci biologici (anticorpi) contro le citochine non sembra essere applicabile nella fase stabile della malattia di La Peyronie