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MAURO AGATE

Foglio 593, Castellammare del Golfo

  • Authors: Catalano, R; Agate, M; Basilone, L; Di Maggio, C; Mancuso, M; Sulli, A; Di Stefano, E; Gasparo Morticelli, M; Avellone, G; Abate, B; Arnone, M; Lo Cicero, G; Scannavino, M; Gugliotta, C; Fallo, L; Lena, G; Cottone, S; D'Argenio, A; Di Maio, D; Lo Iacono, C; Lucido, M; Vaccaro, F; Sprovieri, R; Gibilaro, C; Pepe, F; Gioe', C; Incandela, A
  • Publication year: 2011
  • Type: Monografia (Monografia o trattato scientifico)
  • Key words: rilevamento geologico; stratigrafia; tettonica
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/66550

Abstract

Il Foglio 593 “Castellammare del Golfo” della Carta Geologica d’Italia in scala 1:50.000 è stato realizzato nell’ambito del Progetto CARG con i fondi della Legge 305/89, con una convenzione tra Servizio Geologico Nazionale (ora ISPRA) e la Regione Siciliana. Il Foglio “Castellammare del Golfo” ricopre un settore dell’ estremità nordoccidentale della Sicilia e comprende le aree marine del Golfo del Cofano, della Baia di San Vito e della porzione centro-occidentale del Golfo di Castellammare, e quelle emerse costituite dalla dorsale dei Monti di Capo San Vito, dall’ampio settore collinare di Monte Luziano e Monte Bosco, dal massiccio di Monte Inici e dai pianori della Piana di Castellammare, della Piana di Castelluzzo e della Piana di Sopra (Fig. 1). La carta geologica delle aree emerse è il risultato dell’esecuzione di rilievi originali condotti nelle aree costiere ed in gran parte dell’area continentale cui si aggiungono i contributi della revisione di rilievi effettuati nella penisola di San Vito e resi pubblici precedentemente. L’intera superficie è stata rilevata alla scala 1:10.000 su sezioni topografiche della Carta Tecnica Regionale messa a disposizione dalla Regione Siciliana, Assessorato al Territorio ed Ambiente, che ha fornito anche i rilievi aereofotogrammetrici sui quali sono state condotte le analisi fotogeologiche. Per il rilevamento delle sezioni si è operato secondo quanto prescritto dal Programma Operativo di Lavoro (POL) ed in conformità alle indicazioni del Quaderno n° 1, serie III del S.G.N. Particolare cura e dettaglio sono stati riservati alla mappatura e alla classificazione dei principali prodotti di dissesto geomorfologico che comprendono anche i depositi coerenti interessati da movimenti gravitativi profondi di versante. I depositi pleistocenici sono stati cartografati con particolare attenzione in quanto informazioni essenziali per il controllo e la tutela del territorio, seguendo le complesse norme emanate dal Servizio Geologico Nazionale (ora ISPRA). Oltre ai dati di superficie, i rilievi del Foglio “Castellammare del Golfo” si giovano dei risultati provenienti dall’interpretazione dei dati di sottosuolo, calibrati da pozzi profondi perforati ai margini del Foglio (Trapani 1, Alcamo 1). La porzione sommersa del Foglio 593, estesa all’incirca 460 km2, ricade nel settore centro-occidentale del Golfo di Castellammare, nella piccola baia a nord di San Vito e, ad ovest, nel Golfo del Cofano e comprende aree di piattaforma e di scarpata continentale (Fig. 1). I rilievi geologici marini sono stati eseguiti dai ricercatori del Gruppo di Geologia Marina (responsabile Prof. R. Catalano) del Dipartimento di Geologia e Geodesia dell’Università degli Studi di Palermo, nell’arco del triennio 1999-2002. I rilievi marini sono stati condotti nel rispetto di quanto previsto dal POL coordinato con il Servizio Geologico Nazionale ed utilizzando una carta a scala 1:25.000, costruita sulla base dei dati batimetrici digitali forniti dall’Istituto Idrografico della Marina (I.I.M.) e di rilievi batimetrici inediti raccolti ed elaborati dagli A.A. e validati dall’I.I.M. con comunicazione del 18/03/2003. I rilievi sono stati estesi ad un’area più ampia di quella inclusa nel Foglio, al fine di ricostruire l’assetto delle strutture tettoniche e di definire un quadro stratigrafico omogeneo valido anche per l’adiacente Foglio 594-585 “Partinico-Mondello” di prossima pubblicazione. Dell’area marina del Foglio viene presentata anche una Carta del Sottofondo contenente la stratigrafia sequenziale dei depositi tardo-quaternari e le più importanti morfostrutture sommerse.