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2250 - RELIGIONI E CULTURE

Il corso di Religioni e Culture in breve

21-lug-2021

Ascolta

Classe: LM-64 (Scienze delle Religioni)

sede: Palermo

tipologia accesso: Libero

sede titolo congiunto: Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia (FATESI)

sede accordi internazionali (Erasmus+): Universidad de Córdoba (Spagna), Universitetet i Bergen (Norvegia)

 

QUAL EÌ€ L’OBIETTIVO DEL CORSO? COSA EÌ€? A COSA PREPARA?

Il Corso di Studio in “Religioni e Culture” è una laurea magistrale interateneo e a titolo congiunto tra l’Università degli Studi di Palermo e la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia, e si avvale del contributo didattico della Fondazione per le Scienze Religiose di Bologna.

 

L’istituzione di un corso di studi interateneo tra una università statale e una pontificia, il primo allo stato attuale in Italia, è stata resa possibile dal recente accordo tra la Repubblica italiana e la Santa Sede del 13 febbraio 2019 (recepito nel D.P.R. del 27 maggio 2019, n° 63), conseguenza dell’adesione di entrambi gli Stati alla convenzione di Lisbona e al processo di Bologna.

 

Il Corso di Studio si propone di offrire le chiavi di lettura dei fenomeni religiosi dell’attualità attraverso l’analisi delle metodologie, della storia, delle ermeneutiche e delle rappresentazioni culturali proprie delle grandi religioni mondiali, con particolare riferimento all’area mediterranea e vicino-orientale. Nell’attuale contesto dell’interdipendenza globale, infatti, l’adesione ai credi religiosi, anche se non necessariamente alle rispettive istituzioni, sta manifestando un incremento in controtendenza rispetto alla narrazione di un mondo sempre più secolarizzato. La città di Palermo, più volte invocata come “capitale del Mediterraneo”, crocevia di religioni e culture, ora in conflitto, ora pacificamente conviventi, si presta assai bene come sede ideale del Corso di Studio.

 

COSA SI IMPARA?

L’offerta formativa del Corso di Studio prevede l’approfondimento dei seguenti ambiti disciplinari e interdisciplinari:

  • fonti e metodi della storia delle religioni e della cultura
  • ermeneutiche dei testi sacri cristiani, ebraici e islamici
  • geopolitica, antropologia e sociologia dei fenomeni religiosi
  • dialogo e conflitto interreligioso
  • elaborazione epistemologico-dottrinale in ambito filosofico e teologico
  • rappresentazioni letterarie e artistiche, e codificazioni etico-giuridiche plasmate dai sistemi religiosi.

Il tirocinio presso organizzazioni attive nel volontariato in chiave interreligiosa o presso istituzioni culturali direttamente legate alla conservazione/comunicazione del patrimonio del sacro (archivi, biblioteche, musei, emittenti radiofoniche o televisive) si propone di definire ulteriormente le abilità pratiche necessarie nel mondo del lavoro.

 

COSA SI PUOÌ€ FARE DOPO?

Il Corso di Studi si propone di formare specialisti in servizi della mediazione religioso-culturale e insegnanti qualificati da una prospettiva disciplinare specifica nell’ambito della comprensione dei fenomeni religiosi e delle competenze utili a favorire un approccio dialogante tra persone, comunità (come quelle migranti) e istituzioni con appartenenze religiose distinte.

Il titolo di laurea consente l’accesso alle seguenti classi di concorso per l’insegnamento nella scuola, fermo restando il possesso degli specifici CFU previsti: A-11 – Discipline letterarie e latino (ex 51/A); A-12 – Discipline letterarie negli istituti di istruzione secondaria di II grado (ex 50/A); A-13 – Discipline letterarie, latino e greco (ex 52/A); A-18 – Filosofia e Scienze umane (ex 36/A); A-19 – Filosofia e Storia (ex 37/A); A-21 – Geografia (ex 39/A); A-22 – Italiano, storia, geografia nella scuola secondaria di I grado (ex 43/A); A-23 – Lingua italiana per discenti di lingua straniera; A-54 – Storia dell’arte (ex 61/A).

Sbocchi occupazionali trovano spazio nell’ambito di:

  • centri studi e di ricerca sul fenomeno religioso (pubblici e privati) e istituti di scienze religiose;
  • editoria religiosa o di argomento religioso (anche nell’ambito dei mezzi di comunicazione di massa);
  • attività di esperti delle relazioni e delle comunicazioni interreligiose e delle problematiche specifiche dei contesti sociali pluriconfessionali, come quelle relative alla mediazione culturale;
  • ricerca e didattica in ambito universitario.