L’introduzione delle tecnologie digitali, avviata circa trent’anni fa e giunta a piena maturazione solo nell’ultimo decennio, ha profondamente modificato le prassi e i metodi delle discipline del rilievo e del disegno. Uno degli ambiti nei quali le tecnologie digitali hanno determinato grandi progressi rispetto ai metodi tradizionali del rilievo - diretti, topografici e fotogrammetrici stereoscopici – è la documentazione di forme libere, comunemente indicate con il termine inglese free form, contraddistinte dall’assenza di matrici geometriche generative. Le tecniche laser scanning e fotogrammetriche SfM hanno dunque permesso di acquisire simulacri digitali estremamente dettagliati di superfici free form: agli estremi degli ambiti di applicazione potremmo menzionare le opere di scultura e, a tutt’altra dimensione, il rilievo orografico di contesti territoriali, soggetti quantomai eterogenei, accomunati soltanto dall’assenza di struttura geometrica. Il progetto di ricerca prende spunto dal tema della documentazione e della rappresentazione del sottosuolo per eseguire: a) indagini sulle più recenti metodologie di documentazione digitale 3D; b) Studi sulla storia della rappresentazione; c) Studi sulla relazione fra spazio euclideo e spazio topologico attraverso l’analisi dei disegni di progetto.