La ricerca proposta si inserisce nel filone delle ricostruzioni congetturali di edifici incompiuti, al fine di proporre ipotesi di configurazione di quanto non è stato realizzato e restituire l’immagine del manufatto nella sua completezza morfologica. Il campo d’indagine vuole indirizzarsi a quello dei manufatti storici incompiuti, intrapresi tra il XVII e il XVIII secolo nei centri urbani della Sicilia orientale. Molte di queste fabbriche sono state avviate a seguito del disastroso terremoto che colpì l’area nel 1693 e che per l’entità dei danni causati impose la riconfigurazione non solo delle singole architetture devastate ma degli interi complessi urbani coinvolti dal sisma. L’obiettivo è dunque quello di focalizzare l’attenzione su determinate architetture emblematiche legate al fenomeno dell’incompiuto che mostrino sui loro prospetti evidenti segni di interruzione dell’originaria intenzione progettuale. Si pensi, ad esempio, al caso della chiesa dell’Annunziata a Palazzolo Acreide, completamente distrutta dal terremoto e ricostruita parzialmente lasciando incompleto il maestoso portale con le sue caratteristiche colonne tortili.