Un gruppo di studenti dell’Università degli Studi di Palermo si è aggiudicato il secondo posto all’evento europeo “EIT Health i-Days winners’ event” con il progetto “Lactomere”, un probiotico che consente di ridurre i gas serra emessi dagli allevamenti intensivi, aumentandone la qualità dei prodotti.

Il team, già vincitore dell’edizione locale degli Innovation Days organizzati dal Consorzio ARCA, è composto da Enrico Tornatore, Thushanth Lambotharan e Giulia Biundo, studenti del CdLM in Biotecnologie per l’Industria e la Ricerca Scientifica (Dipartimento STEBICEF), Samuele Romano, studente del CdS in Scienze e Tecnologie Agroalimentari (Dipartimento SAAF), e Nicolò Biondo, studente del CdS in Chimica (Dipartimento STEBICEF).

All’edizione 2021 degli i-Days, iniziativa realizzata da EIT Health con l'obiettivo di promuovere l'innovazione in ambito sanitario tra gli studenti universitari gettando le basi per la creazione di future startup, hanno partecipato 32 gruppi di studenti provenienti da tutta Europa.

«L’idea del progetto Lactomere - spiegano dal team - è nata in seguito alla visione del documentario “Cowspiracy” in cui si pone l’attenzione sull’elevata quantità di gas serra prodotta ogni giorno dagli allevamenti intesivi. L’ideale, per migliorare l’inquinamento ambientale, è che tutta la popolazione diventi vegana, ma dato che ciò è infattibile, abbiamo pensato a una soluzione di cui possano beneficiare sia le industrie e gli allevamenti che gli animali stessi, grazie all’introduzione di questo probiotico nella loro alimentazione».