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STUDENTI/Prova di abilità linguistiche e nuovo servizio dislessici

26-lug-2011

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Novità per i ragazzi che si preparano ai test per l’ingresso ai corsi di laurea dell’Ateneo di Palermo: da quest’anno dovranno affrontare anche una prova di abilità linguistica che – se positiva – riconoscerà loro da subito i crediti formativi previsti dal singolo corso. E l’abilità sarà attestata secondo i parametri europei (da A a C) che sono validi a livello internazionale.
Ogni singolo corso – dice il delegato del rettore alla Didattica, Vito Ferro – prevede un esame di capacità linguistica che varia a secondo della disciplina. Finora la prova si sosteneva durante il corso degli studi, adesso potrà essere superata subito, ancor prima di accedere ai corsi, con l’immediata attribuzione dei crediti. Nel caso in cui la conoscenza della lingua non venisse giudicata sufficiente, lo studente potrà superare il suo debito formativo accedendo subito ai corsi del Cla, il centro linguistico d’Ateneo, e affrontando successivamente la prova”. Meccanismo valido per tutte le discipline, tranne che il corso di laurea in Lingue, dove gli studenti dovranno sostenere gli esami previsti dal piano di studi.
Novità anche per gli studenti con problemi di dislessia. Il Senato accademico ha istituito un “Servizio studenti dislessici” all’interno dell’unità operativa “Abilità diverse” con la consulenza di docenti dell’Ateneo che supporteranno il percorso di studi. Il servizio sarà svolto in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e la sezione regionale dell’Associazione italiana dislessia. Gli studenti con questo disturbo di apprendimento acclarato da certificati medici saranno autorizzati a utilizzare ausili informatici durante i test di accesso ai corsi e durante i successivi esami di profitto, e avranno più tempo per svolgere i test: il 25 per cento di tempo in più sia per quelli a numero chiuso stabilito a livello locale che per quelli di verifica delle conoscenze iniziali. Per i corsi a numero chiuso definiti a livello nazionale (come per esempio Medicina) si attende l’autorizzazione del ministero, che è stata già richiesta.