Due titoli di campione d’Italia e un piazzamento. E’ il bottino dei tiratori siciliani ai campionati Universitari svoltisi nell’ultimo week-end a Campobasso. I due titoli di campione nazionale sono stati conquistati nella specialità pistola a metri 10 dal bagherese Giuseppe Pedone, 23 anni che frequenta l’ultimo anno della facoltà di Scienze motorie all’Università di Palermo. Pedone pratica questo sport da 11 anni, quando piccolino entrò a fare parte della sezione di Tiro a segno nazionale della sua città natale Bagheria. Nel 2000 fu finalista ai campionati italiani giovanissimi, ma nella stagione 2007 inizia a mietere successi quando cambia la direzione del poligono. “Da quel momento sono stati continui i miglioramenti tecnici – afferma il tiratore – fino alla conquista del titolo nazionale universitario. Non è stato affatto facile perché ho dovuto rimontare dalla terza posizione il triestino Alessio Scheri e il napoletano William Valbusa che non sbagliavano un colpo”. L’altro successo è stato conquistato dal tiratore di Caltanissetta Giovanni Matraxia, iscritto al secondo anno della facoltà di Ingegneria telematica alla Kore di Enna nella specialità carabina da metri 10. Matraxia che è nazionale juniores, ha scalzato dal podio il bolognese Riccardo Neri che nella finale aveva un vantaggio di un solo punto. “Non pensavo di vincer e il titolo nazionale – afferma il tiratore nisseno – ma ho mantenuto la calma e sono riuscito nell’impresa”. A completare le buone prestazioni dei tiratori siciliani Daniele Casanova Borca che si è classificato al 9° posto nella pistola a metri 10. Frequenta il primo anno della facoltà di Scienze biologiche di Palermo e pratica il tiro da 10 anni. Casanova ha partecipato per due anni di fila ai campionati italiani juniores. Nel 2008 nella pistola libera a 50 metri e nel 2009 nella pistola ad aria compressa a 10 metri e nella pistola sportiva a 25 metri. Insieme a Pedone è tesserato per la sezione di tiro a segno di Bagheria, diretta da Maurizio Vitrano, dove sono stati festeggiati al loro ritorno. “Si tratta di due ragazzi davvero molto seri e bravi – afferma il direttore tecnico della sezione bagherese – penso sia il giusto riconoscimento per i duri allenamenti a cui si sottopongono ogni giorno, conciliando la loro passione per questo sport con lo studio”.