Lettera I
IR (Institutional Repository) vedi Archivio istituzionale
è l’indice alfabetico della banca dati che raccoglie in una lista alfabetica, percorribile tramite browsing, tutti i termini contenuti nell’archivio elettronico
sono strumenti matematico-statistici che si ricavano dai database citazionali (come Scopus e Web of Science) e vengono elaborati automaticamente per misurare e valutare la produttività scientifica. I più noti sono gli indicatori della ISI (Impact factor, Immediacy index, Cited half-life) e l'H-Index
(IP address). Codice numerico che permette di identificare univocamente un computer connesso ad Internet
indicatore bibliometrico sviluppato dalla ISI che misura l'impatto (popolarità - influenza - autorevolezza) di una rivista rispetto ad un gruppo di riviste, selezionate da ISI per l'indicizzazione, in relazione al settore disciplinare di afferenza. Stima il tasso medio di citazioni ricevute in una particolare annata dagli articoli pubblicati in una rivista basandosi sull'analisi dei due anni precedenti a quello per il quale si effettua la valutazione.
L'espressione indica il sovraccarico cognitivo, un eccesso di informazioni che, non potendo essere elaborate, può portare al paradosso in cui si realizza l'equazione "infinito = nullo" (avere di fronte una quantità sconfinata e ingestibile di informazioni equivale a non averne nessuna).
Il termine indica un vasto insieme di tecniche e linguaggi di interrogazione utilizzati per il recupero mirato dell’informazione elettronica. Le attività tipiche dell’IR sono: scorrimento per liste, interrogazione del sistema tramite operatori booleani, navigazione ipertestuale fra metadati e documenti. Concetti tipici dell’IR sono il richiamo e la precisione. Tra i linguaggi di interrogazione su cui si basa l’IR per raffinare la ricerca rivestono importanza gli operatori logici booleani: AND (intersezione), OR (inclusione), NOT (complemento), XOR (esclusione), gli operatori relazionali e di prossimità (SAME, NEAR, ADJ/WITH) e strumenti come troncamenti, mascheramenti, virgolette, parentesi.
Codice numerico che permette di identificare univocamente un computer connesso ad Internet. E’ visualizzato attraverso una sequenza di numeri organizzata in quattro serie numeriche decimali separate da un punto e costituite al massimo da tre cifre, ciascuna delle quali è compresa tra 0 e 255. Gli indirizzi IP possono essere statici o dinamici, pubblici o privati.