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Identità in movimento: gli studenti del Polo Penitenziario dell’Università di Palermo sperimentano nuove forme di didattica inclusiva

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Ha preso il via in questi giorni nella Casa di reclusione Calogero Di Bona “Ucciardone” un’attività didattica sperimentale sul tema “Identità in movimento”, iniziativa del Polo universitario carcerario UniPa.

Questo ciclo di seminari, tra i più innovativi in Italia, è coordinato dalla prof.ssa Alessandra Sciurba e vede la partecipazione dei docenti Alessandra Dino, Salvatore Di Piazza, Maria Garro, Cristian Inguglia, Giuseppe Marsala, Cirus Rinaldi, Francesco Parisi, Flavia Schiavo, Luca Sineo, Caterina Scaccianoce, Aldo Schiavello, provenienti da dieci diversi corsi di studio, e di 30 studenti fra liberi e reclusi.

«Il bilancio dei primi due anni di attività del Polo penitenziario è sicuramente positivo - commenta la prof.ssa Paola Maggio, delegata del Rettore per i rapporti con gli Istituti penitenziari - Possiamo dirci molto soddisfatti dei risultati finora raggiunti.
La sperimentazione orizzontale su un tema declinabile nelle diverse competenze sta consentendo una condivisione esperienziale utile agli scambi e alla crescita culturale di tutti i protagonisti - continua la prof.ssa Maggio - Si tratta di una sfida accolta dal Rettore Massimo Midiri e dai Prorettori Beatrice Pasciuta, Fabio Mazzola ed Enrico Napoli, insieme al provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria, dott.ssa Cinzia Calandrino, ai Direttori degli Istituti penitenziari, dottori Fabio Prestopino e Maria Luisa Malato, al Garante dei diritti dei detenuti, prof. Giovanni Fiandaca, che ha recentemente concluso il suo mandato. L’Università di Palermo ha lavorato in sinergia con tutte le istituzioni coinvolte e ha sinora investito molte energie nel progetto del Polo penitenziario, con un coinvolgimento di tutti i livelli amministrativi dal Cot, alle segreterie didattiche, dalle segreterie studenti, ai singoli Dipartimenti e con l’impegno organizzativo permanente di Alba Biondo, Sonia Gargano ed Ersilia Donato. L’offerta formativa si avvale anche del contributo di 2 tutor senior, Maurizio Gemelli e Lilly Mangiacavallo, e di 21 tutor scelti fra gli studenti dei vari corsi di Laurea. Fra le numerose attività di promozione culturale e di specializzazione si segnalano il Progetto con il sistema Bibliotecario che ha condotto alla stipula di un accordo quadro tra UniPa e l’Istituto Penale per i Minorenni diretto dalla dott.ssa Clara Pangaro, volto alla promozione dell’attività di lettura. Dedicata ai più giovani è l’attività laboratoriale svolta con l’ausilio della prof.ssa Giovanna Fiume e della dott.ssa Laura Barreca presso l’Istituto penitenziario minorile che ha consentito la realizzazione di magliette raffiguranti i graffiti dello Steri. Ha un respiro internazionale il GAP Project Graffiti Art in Prison coordinato dal prof. Paolo Inglese e dalla dott.ssa Laura Barreca da cui è nato un documentario oggi fruibile su Sky Arte. Molti altri progetti sono in cantiere, tutti ispirati dall’idea del potenziamento della mission culturale, didattica e formativa dell’Ateneo, che guarda alla sperimentazione di nuove modalità di insegnamento, anche a distanza, e all’apertura massima degli istituti verso il territorio, nel segno concreto della umanizzazione della pena».