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Diritto d’autore per chi pubblica

10-apr-2014

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In questa pagina abbiamo raccolto una serie di informazioni sui diritti degli autori scientifici e di suggerimenti utili sulle modalità migliori per firmare un contratto di edizione senza cedere tutti i diritti.

 

I diritti degli autori


In primo luogo è fondamentale avere coscienza del fatto che, in base alla legge sul diritto d’autore (legge 633/1941 e successive modifiche), i diritti di utilizzazione economica, che sono gli unici cedibili (pubblicazione, riproduzione, trascrizione, esecuzione, distribuzione, comunicazione al pubblico,  traduzione, noleggio/prestito), appartengono all’autore e sono tra loro indipendenti.

Questo significa che legge prevede che si possa cedere un diritto e mantenere  gli altri; inoltre, nel caso di cessione non esclusiva, lo stesso diritto può essere ceduto anche a più soggetti.

Quando si firma un contratto di edizione senza avere consapevolezza di questi diritti e senza specificare nulla, i diritti si intendono trasferiti tutti in maniera esclusiva inutilmente, visto che per pubblicare non serve rinunciare a tutti i diritti, ma solo a quelli necessari! Trasferire all’editore tutti i diritti è una cattiva prassi che comporta un grave danno per l’autore, che in futuro non potrà più riutilizzare il suo articolo  per una serie di attività legittime che gli spettano in quanto autore:

  • autoarchiviarlo nel deposito istituzionale del suo Ateneo
  • mettere online il pdf sulla sua pagina web
  • inviarlo ai suoi colleghi
  • distribuirlo a lezione ai suoi studenti
  • includerne parti in una successiva opera
  • ripresentarlo a seminari e convegni

 

Strumenti per mantenere i propri diritti


È importante prendere coscienza dei propri diritti di AUTORI per  imparare a negoziare il contratto con gli editori in modo da mantenere i diritti di riutilizzo, almeno per fini didattici.

Esistono una serie di strumenti (legali e informativi) utili per una gestione più consapevole dei propri diritti:

  • le Licenze Creative Commons per tutelare in rete il proprio lavoro
  • gli Addenda ai contratti editoriali: sono aggiunte ai contratti predisposti dagli editori, nelle quali l’autore si riserva alcuni diritti (per es. il riuso a fini didattici)
  • la pagina sul Diritto d’autore curata da Antonella De Robbio (Univ. di Padova) che è ad oggi il riferimento più utile e completo sul tema.

Le licenze Creative Commons sono delle licenze di diritto d'autore che si basano sul principio “alcuni diritti riservati”. Pubblicando sotto una licenza CC l’Autore sottoscrive uno strumento di tipo contrattuale con cui concede ai lettori alcuni diritti utili per il riuso del materiale scientifico e didattico: ad esempio, la riproduzione in pubblico del documento, oppure la sua modifica (cioè la creazione di opere derivate).

 

Per saperne di più su Creative Commons:

 

L' "addendum al contratto di edizione"  è una delle possibilità che l'autore ha di riservare per sé e per la propria istituzione una parte dei diritti di sfruttamento economico.

Dal punto di vista tecnico l'addendum è uno schema contrattuale che mira a modificare il contratto di edizione; dal punto di vista del contenuto esso riserva all'autore alcuni diritti che gli permettono di riutilizzare la propria opera (ad esempio autoarchiviarla nel repository istituzionale).

 

Informazioni sull’addendum


Strumenti per creare addenda per la propria opera:

 

Domande e risposte a dubbi legittimi


  • E se il contratto era già stato firmato prima di prendere coscienza dei propri diritti?

Per i contratti già firmati che non prevedono il consenso all'autoarchiviazione l’autore proverà a richiedere all'editore che il contratto venga modificato in modo tale da consentire l'autoarchiviazione, inserendo un modello di clausola di questo genere:

Delego a [l'editore o la rivista] tutti i diritti di vendere o di cedere il testo (su carta o on line) del mio articolo [titolo dell'articolo]. Conservo solo il diritto di diffonderlo gratuitamente a fini scientifici o didattici, in particolare il diritto di auto-archiviarlo pubblicamente on line sul Web

  • E se il contratto è formulato in maniera generica e non contiene indicazioni rispetto ai diritti di sfruttamento economico?

Si intendono trasferiti tutti i diritti esclusivi (art. 119 L. 633/41)

  • E se non è stato mai firmato un contratto?

In assenza di contratto vale la legge sul diritto d’autore (L. 633/41 e successive modfiche) che all’art. 42 così recita: “L'autore dell'articolo o altra opera che sia stato riprodotto in un'opera collettiva ha diritto di riprodurlo in estratti separati o raccolti in volume, purché indichi l'opera collettiva dalla quale è tratto e la data di pubblicazione. Trattandosi di articoli apparsi in riviste o giornali, l'autore, salvo patto contrario, ha altresì il diritto di riprodurli in altre riviste o giornali”

  • E se l'editore non è disponibile a pubblicare un'opera gravata da licenze di alcun tipo?

E’ importante informarsi preventivamente presso l'editore circa la sua politica editoriale. Alcuni editori, ad esempio, non pubblicano opere precedentemente pubblicate sotto licenza Creative Commons. Nel momento in cui si firma un contratto di edizione è opportuno leggerlo attentamente in tutte le sue parti, valutando la possibilità di cedere solo alcuni dei diritti (per esempio, quello di stampa ma non quello di messa a disposizione online).

  • E se l’editore si rifiuta di  pubblicare un documento già depositato come pre-print nell’archivio istituzionale ?

Questo è un rischio possibile, ma prevedibile. Vale sempre la pena di indagare su qual è  l’atteggiamento del proprio editore rispetto all’archiviazione del pre-print di un articolo consultando l’archivio Sherpa- Romeo, uno strumento utilissimo e di facile utilizzo che censisce le politiche degli editori in merito all’autoarchiviazione e permette di verificare eventuali eccezioni editoriali applicate alla singola rivista in cui si intende pubblicare.

Le politiche degli editori in merito all'autoarchiviazione vengono censite dalla banca dati Sherpa/RoMEO che consigliamo di consultare per verificare eventuali eccezioni editoriali applicate alla singola rivista in cui si intende pubblicare.


Altri strumenti utili per gli autori scientifici