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Policlinico cambiamento di sesso in un bambino di 2 anni

27-set-2016

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Un eccezionale intervento chirurgico è stato eseguito presso il Policlinico Universitario “Paolo Giaccone” di Palermo dal prof. Marcello Cimador, associato di Chirurgia pediatrica e responsabile dell’Urologia pediatrica.
Il piccolo M. era stato dichiarato alla nascita come appartenente al sesso femminile, ma ulteriori accertamenti eseguiti presso la Neonatologia del Policlinico Universitario di Palermo avevano poi accertato un corredo cromosomico del tutto compatibile con l’appartenenza al sesso maschile. La famiglia ha avviato quindi la procedura per il cambio di sesso da femmina a maschio presso l’anagrafe del comune di nascita.
Il caso è stato poi affidato al prof. Marcello Cimador il quale ha pianificato la strategia chirurgica per restituire al piccolo M. la sua identità di maschio, con dei genitali appropriati al proprio sesso cromosomico. In 2 distinti interventi è stato prima ricostruito il pene e la via urinaria intra-peniena mentre nei giorni scorsi si è provveduto ad asportare l’utero e la vagina con una tecnica combinata laparoscopica e tradizionale, coadiuvato in questo caso dal prof. Renato Venezia, responsabile della Ginecologia dello stesso Policlinico di Palermo.
“Sovente in passato in questi bambini venivano mantenuti i genitali femminili, a causa dell’alta complessità di eseguire una genitoplastica mascolinizzante – dichiara il prof. Marcello Cimador - Era poco conosciuta infatti  la cosiddetta ‘androgenizzazione cerebrale’ ovvero l’esposizione del cervello del  feto e del piccolo bambino agli ormoni androgeni che orientano sessualmente l’individuo verso la mascolinità, col risultato di avere dei soggetti che si sentivano maschi in tutto tranne per il fatto di avere dei genitali di femmina. Casi clinici così complessi possono essere curati solo nell’ambito di una intensa collaborazione multidisciplinare, come nel caso in questione, in cui neonatologi, genetisti, ginecologi e chirurghi pediatrici afferenti al Dipartimento Materno-Infantile del Policlinico di Palermo hanno dato il loro contributo al successo delle procedure”.