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ADRIANA SARRO

The Mediterranan project between integration and transformation

Abstract

Il contributo al convegno vuole essere quello di riflettere sul rapporto tra architettura e città a partire dalla lettura dei fenomeni migratori. Questi ultimi, infatti, che investono l’intero Mediterraneo costituiscono un cambiamento soprattutto nei luoghi degli sbarchi come accade nelle coste siciliane, alcune considerate modelli di accoglienza e integrazione,. La Sicilia, un tempo luogo di transito delle migrazioni, è oggi diventata, infatti, luogo di arrivo di un flusso migratorio di uomini provenienti da aree geografiche con esperienze drammatiche alle spalle. Indispensabile, a nostro avviso, acquisire la consapevolezza del profondo cambiamento sociale, già avviato nel mondo occidentale da lungo tempo, ma che incide e inciderà profondamente in futuro nelle nostre città. “Le città sono organismi che sopravvivono alle culture che le hanno generate, producendo esse stesse una profonda cultura fatta di manifestazioni fisiche e metafisiche. Il loro aspetto è dunque, per gran parte, il frutto di questa cultura.Le città oggi vivono contemporaneamente identità e diversità come scrive Marc Augè “Nelle città-mondo esistono la violenza, l’esclusione, i ghetti, i giovani e i meno giovani, le diverse generazioni, gli immigrati, i clandestini: in una parola, tutta la complessità e la disuguaglianza presenti nel mondo.” (Augè, 2007). Il Mediterraneo, infatti, sede di flussi migratori, presenta notevoli complessità legate alle diverse identità in continuo movimento, a mobilità umane che hanno lasciato tracce nella molteplicità dei luoghi, che vedono intrecciarsi in un rapporto complesso paesaggio e architettura. L'attività di ricerca condotta in particolare in Tunisia e Siria dopo a Lampedusa e nelle città siciliane, ha inteso occuparsi del carattere della multietnicità. Questa premessa è importante per leggere lo spazio dell'abitare attraverso le diverse forme di esperienza e soprattutto la coesistenza di un abitare con l'altro per sperimentare nuove forme di vivere insieme. Attraverso i numerosi casi di studio delle città e del territorio sono state individuate le trasformazioni e le modificazioni dello spazio consolidato della città europea attraverso le diverse forme dello spazio privato e pubblico. Il Mediterraneo teatro di numerosi eventi descritti da F. Braudel: “Che cos’è il Mediterraneo? Mille cose insieme…".In questo senso il mosaico mediterraneo può assumere prospettive nuove, attraverso percorsi tra le diverse sponde o rive ed occasioni, incontri e scambi atti a costituire, come sostiene Iain Chambers, “un mosaico di forme e di convivenza, dove possono confluire diversi saperi.” (Chambers, 2002).