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GIOVANNI MARRONE

Scoppiare di salute. Corpo, natura, società

Abstract

Scoppiare di salute può essere un problema, quanto meno se è l’esito conclusivo di quel terribile processo di medicalizzazione che la nostra società ben cone. Meglio forse tenersi un corpo malsano e maldestro, ma comunque nostro, nel senso di mio e di tuo, ma anche di quella società in cui esso si trova a vivere, che lo ha plasmato e riplasmato di continuo, donandogli un’identità culturale al tempo stesso radicata e fragile, fisicamente fondata ma perennemente in discussione. Una riflessione sui compositi apparati e le inguaribili ideologie della pratica medica attuale permette così di accedere, per la via stretta delle corsie d’ospedale, a una visione non banale, non naturalistica della corporeità. Il corpo non è un oggetto, una cosa esteriore, un’entità chiara e distinta: è semmai un essere che ne sa più di noi, e che a suo modo dice e sottolinea tale sapere pregresso. Basta saperlo ascoltare, leggerlo, ma sapergli anche replicare