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GIUSEPPE GALLINA

INCREMENTI TERMICI IN VITRO UTILIZZANDO DUE DIVERSI SISTEMI DI OTTURAZIONE CANALARE A CALDO: SISTEMA E&Q VS SYSTEM B

  • Autori: CUMBO, EMG; RUSSO, R; PASSARELLO, S; GALLINA, G
  • Anno di pubblicazione: 2009
  • Tipologia: eedings
  • Parole Chiave: SYSTEM B, E&Q MASTER, OTTURAZIONE
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/41314

Abstract

OBIETTIVO DELLA RICERCA: Una delle più comuni cause di insuccesso in Endodonzia è certamente rappresentata dall’incompleta otturazione del sistema dei canali radicolari, in tal senso, un materiale da otturazione canalare dovrebbe penetrare e diffondere in modo omogeneo in tutto lo spazio endodontico. La guttaperca è il più comune materiale da otturazione usato e viene comunemente utilizzata in associazione con il cemento canalare. Sono da preferire tecniche che prevedono quantità minime di cemento, come la condensazione verticale a caldo. L’originale tecnica di compattazione verticale a caldo è stata modificata da Buchanan che ha introdotto la tecnica dell’onda continua di condensazione mediante la sorgente di calore System B. Scopo di questo studio è quello di valutare due diversi sistemi di compattazione della guttaperca a caldo che utilizzano entrambi la tecnica dell’onda continua di condensazione secondo: il System B (Sybron Endo) e E&Q Master (Sweden&Martina). Attraverso una analisi comparativa si sono valutati in vitro, mediante termocoppie, gli incrementi di temperatura lungo la superficie radicolare e lungo le pareti canalari, a vari livelli, durante l’uso del System B e del sistema E&Q Master. MATERIALI E METODI: E' stato realizzato uno "split-tooth model", mediante un canino mascellare non cariato, estratto per motivi parodontali. La sagomatura del canale è stata eseguita utilizzando strumenti in Ni-Ti "M-two™" (Sweden&Martina®). Per misurare la temperatura sono stati realizzati 6 solchi: 3 nella metà mesiale a 2, 4 e 6mm dalla LL, estensi sino alla superficie radicolare, 3 solchi nella metà distale a 2, 4 e 6mm estesi sino alla porzione intracanalare. In ognuno di questi solchi è stata inserita una termocoppia di tipo T collegata ad un termometro digitale. Sono state effettuate 20 otturazioni con il Sistema E&Q Master mediante un plugger FM portato a 3,5 mm dalla LL e 20 otturazioni con il System B, settato a 250°C mediante un plugger FM portato sempre a 3,5 mm dalla LL. RISULTATI: Durante la tecnica dell’onda continua di condensazione si realizzano, in entrambe le sistematiche, due picchi di temperatura, il primo causato dall’inserimento del plugger all’interno del canale, il secondo durante la fase di separazione. Per quanto riguarda il System B, gli incrementi termici medi più alti sono stati registrati nella termocoppia N.6 che ha riportato incrementi pari a 2,8°C, mentre quelli più bassi sono stati registrati nella termocoppia N. 1 che hanno riportato valori di 0,4°C. Per quanto riguarda il Sistema E&Q Master, gli incrementi termici medi più alti sono stati registrati nella termocoppia N.6 che ha riportato incrementi pari a 6,30°C con picchi che raggiungono i 42,98 °C mentre quelli più bassi nella termocoppia N. 1 che ha riportato valori di 2,11°C. CONCLUSIONI: La diffusione del calore all’interno del canale è influenzata da molti parametri come gli spessori dentinali residui, la circolazione sanguigna e la bassa conducibilità termica della dentina. Gli incrementi termici medi sono stati registrati in relazione alla temperatura ambiente e dai risultati ottenuti si è visto che si hanno, sia sulla superficie esterna sia nella massa di guttaperca, incrementi medi inferiori a 10° C. Dall’analisi dei risultati ottenuti possiamo concludere inoltre che entrambe le sistematiche ci consentono di ottenere un valido incremento termico della massa di guttaperca. I risultati evidenziano che l’uso del Sistema E&Q Master e del System B, in vitro, sembra non determinare un pericoloso incremento di temperatura lungo la superficie radicolare tale da indurre danni iatrogeni.