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CLAUDIA GIURINTANO

Presentazione [a Pensiero cristiano, questione sociale e liberalismo in Francia nel XIX secolo, Atti del Seminario internazionale, Palermo 30-31 ottobre 2014]

Abstract

Il volume, numero monografico della rivista, raccoglie le relazioni presentate al Seminario internazionale su Pensiero cristiano, questione sociale e liberalismo in Francia nel XIX secolo, tenutosi a Palermo, presso il complesso monumentale dello Steri, il 30-31 ottobre 2014, e organizzato con la collaborazione degli studiosi del Centre National de la Recherche Scientifique - Laboratoire TRIANGLE (ENS) de Lyon e con il patrocinio dell’Institut Français de Palerme. Gli autori - Andrea Lanza, Manuela Albertone, Emanule Iula, Eugenio Guccione, Ludovic Frobert, Mario Tesini, Fausto Proietti, Marie Lauricella, Claudia Giurintano, Salvatore Muscolino, Fabrizio Simon, Rosanna Marsala, Federica Falchi, Giorgio Scichilone e Manlio Corselli - mettono a fuoco problematiche, teorie filosofico-politiche e storico-economiche, propongono – senza avere la pretesa di esaurirle tutte - diverse declinazioni della triade pensiero cristiano, questione sociale e liberalismo, vagliate attraverso il contributo di alcuni pensatori europei vissuti tra XIX e XX secolo, molti dei quali, al di là delle molteplici differenze, teorizzarono riforme sociali che avrebbero dovuto modificare i rapporti tra capitale e lavoro e realizzare un migliore sistema di organizzazione sociale. Il termine della triade che prevale sugli altri, e sembra costituire il legame argomentativo di tutti i saggi, è la questione sociale, il problema dell’organizzazione della vita comune, sorto con la rivoluzione industriale, con il conflitto causato dagli squilibri economici e sociali tra le classi. Una questione, questa, strettamente correlata all’essere dell’uomo, alla necessità di garantire il rispetto della dignità e dei diritti della persona, al perseguimento della giustizia nei rapporti sociali, attraverso la creazione di un ordine sociale, economico e politico, che deve tutelare le categorie più deboli e promuovere i diritti.