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MARCO CAPODICI

Uso del nocciolino di oliva come materiale di riempimento di biotrincee per la denitrificazione biologica in situ di acque di falda

  • Autori: Capodici, M; Morici, C; Avona, A; Viviani, G
  • Anno di pubblicazione: 2016
  • Tipologia: Articolo in rivista (Articolo in rivista)
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/217317

Abstract

Tra le varie possibilità di intervento per la rimozione dei nitrati dalle acque di falda, notevole interesse suscita il trattamento in situ dei plume contaminati mediante la realizzazione di biotrincee denitrificanti scavate in situ e naturalmente attraversate dalle acque di falda. Tra i materiali di origine organica che sono stati testati per tali applicazioni, il nocciolino di olive è risultato uno dei più idonei alle potenziali applicazioni di pieno campo. Tale tipo di materiale possiede un elevato contenuto di carbonio organico totale, prossimo al 50%, e una percentuale di lignina prossima al 45% in peso. Il lavoro proposto riporta i risultati di una campagna sperimentale eseguita mediante impianto a scala di laboratorio alimentato in continuo con una soluzione artificialmente contaminata da nitrati (fino a 35 mgNO3-L-1). I rendimenti di denitrificazione ottenuti sono stati elevati (fino al 99%), a fronte di tempi di detenzione idraulica relativamente bassi. Durante l’attività sperimentale è stata monitorata anche la produzione di protossido di azoto, ai fini di valutare il contributo di tali sistemi di trattamento all’emissione di gas climalteranti.