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ALESSIO COLLURA

«SENS E RAZOS D’UNA ESCRIPTURA». IL VANGELO OCCITANO DI NICODEMO

Abstract

Il poema Sens e razos d’una escriptura, noto anche come Vangelo occitano di Nicodemo, è uno dei più interessanti della letteratura religiosa in lingua d’oc, eppure è stato fino a oggi sorprendentemente trascurato. Attingendo a diverse fonti, anche di natura apocrifa, il testo prende avvio dalla passione di Gesù e dai fatti che la seguirono – tra cui lo spettacolare spaccato della Discesa agli inferi del Signore – e prosegue tracciando una storia completa della salvezza, fino al Giudizio Finale. Malgrado la pluralità di materiali eterogenei usati dall’autore, il poema presenta una chiara unità stilistica. Ma si possono soprattutto riconoscervi precise finalità politico-religiose, che ci riportano all’ambiente dei francescani spirituali della Francia meridionale fra XIII e XIV secolo. Il poema sembra essere stato composto proprio nell’area geografica, tra Narbona e Montpellier, in cui operò in quel periodo il più grande esponente del francescanesimo occitano più radicale, Pietro di Giovanni Olivi. Alla sua teologia storica, di ispirazione gioachimita, fa pensare l’idea stessa, assolutamente originale rispetto alle altre rielaborazioni vernacolari del Vangelo di Nicodemo, di integrarlo in una visione di tipo escatologico nel quale il ruolo di Cristo è centrale. Ma anche altri temi dell’opera rinviano alle idee dell’Olivi e degli Spirituali occitani: in particolare quella del tempo presente come tempo di peccato e di abbandono della fede, indizio di un prossimo avvento dell’Anticristo e della fine del mondo, e quella di una necessaria fase di tribolazione e di lotta contro il Male, che precederà la Parusia e la ricompensa dei buoni. La presente opera offre la prima edizione filologicamente affidabile di questo importante poema, pubblicato una sola volta, nel lontano 1883, da Hermann Suchier. L’edizione è accompagnata da una traduzione letterale e da una annotazione essenziale che consentono un immediato accessus ad textum. Il volume mette così a disposizione dei filologi e degli storici uno strumento indispensabile per una più approfondita conoscenza della letteratura religiosa occitana del medioevo e del suo contesto storico e culturale.