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ALESSIO COLLURA

L'Evangelium Nicodemi e le traduzioni romanze

Abstract

L’Evangelium Nicodemi è uno degli apocrifi più diffusi nel medioevo occidentale. Il racconto della Passione di Cristo, collegato allo spaccato del Descensus Christi ad inferos, ha avuto un grande successo, testimoniato non solo dall’ampia tradizione manoscritta del vangelo latino ma anche dalle numerose traduzioni volgari di cui fu oggetto, dai rimaneggiamenti e dalle riprese in altri testi. La diffusione dell’Evangelium Nicodemi ha determinato l’introduzione di particolari topoi nell’orizzonte mentale del medioevo europeo. A differenza degli studi riguardanti le aree extraromanze, solo da pochi anni la Romanistica ha mostrato un rinnovato interesse per le traduzioni dell’apocrifo nicodemiano. Eppure, ancora molto resta da fare, sia sul piano ecdotico sia sul versante interpretativo. L’intervento indaga le caratteristiche della ricezione medievale dell’Evangelium Nicodemi in area romanza: fornisce un quadro delle traduzioni metriche e si illustrano i risultati di un primo momento di riflessione sulle possibili interferenze tra le diverse traduzioni romanze. Uno spazio particolare è destinato alla questione riguardante i contesti di produzione e di fruizione dei testi. Inoltre, partendo da riflessioni testuali e di ordine codicologico, il contributo getta luce sul processo di ‘adattamento’ del testo: sulla sua capacità di ri-crearsi nell’orizzonte d’attesa del pubblico.