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LUISA AMENTA

Le grammatiche e il sapere linguistico dei parlanti tra L1 e L2

Abstract

ci proponiamo di esaminare le caratteristiche dei principali manuali di grammatica dell’italiano come L1 e come L2 per esaminare quale tipo di lingua si propone nelle classi e quali possono essere alcuni problemi legati all’insegnamento della grammatica nel contesto dell’italiano contemporaneo dominato da una situazione di variabilità, in cui al concetto di standard si è progressivamente sostituito quello di neostandard. Se il testo di grammatica costituisce per gli alunni italiani lo strumento per la loro riflessione metalinguistica e per esercitare la loro competenza pragmatica, relativamente all'uso della lingua nelle varie situazioni comunicative, lo stesso testo è il primo contatto ed il primo riferimento linguistico che ha l'alunno immigrato immerso nell'eterogeneità del contesto classe durante le ore curricolari di italiano. In tal senso, ci siamo posti alcuni interrogativi di fondo legati all'insegnamento della grammatica e alla luce dei quali abbiamo passato in rassegna alcuni testi di educazione linguistica per la scuola media e per il biennio delle superiori. Abbiamo fatto ciò sia in riferimento agli alunni italiani, per esaminare quanto del dibattito teorico sull'insegnamento della lingua e più in generale sull'apprendimento di una L1 è filtrato nelle grammatiche più recenti, sia guardando ad una scuola multietnica, per ipotizzare percorsi di acquisizione dell'italiano L2 attuabili già in classe con lo strumento di cui dispone l'insegnante di educazione linguistica. In particolare ci siamo proposte di verificare: 1) Quanto le grammatiche L1 e L2 siano aperte alle dimensioni di variazione dell’italiano contemporaneo; 2) Quanto spazio trovi nelle grammatiche il sapere linguistico del parlante e il criterio dell’accettabilità degli usi si affianchi a quello di norma.