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Scienze e Tecnologie Biologiche Chimiche e Farmaceutiche

Sezione Botanica, Antropologia e Zoologia

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Referente di sezione: Prof.ssa MIRELLA VAZZANA

Indirizzo:  via Archirafi n.18, n.38, quinto piano n.20-26 e parte del n.28, 90123 Palermo
tel.+39 091 23891802 (centralino)

La prima sede dell'Istituto di Zoologia venne ospitata nel 1862 assieme all'Istituto di Anatomia Comparata, nel vecchio palazzo Universitario già dimora dei Padri Teatini in via Maqueda, con locali piccoli e angusti poco idonei ad un Istituto Universitario. Solo nel 1913, con allora Direttore Federico Raffaele (1898-1914), la sede dell'Istituto viene trasferita in via Archirafi n°18, nelle tenute del Duca di Archirafi, confinanti l'Orto Botanico. Nasce così il primo Istituto Universitario della Facoltà di Scienze, ormai scisso dall'Istituto di Anatomia Comparata. Dal 1862 ad oggi l'Istituto è stato portato avanti con grande interesse e dedizione dai seguenti Professori: Pietro Doderlein (1862-1897); Nicolaus Kleinenberg (1894-1897); Federico Raffaele (1898-1914); Andrea Giardina (1915-1948); Giuseppe Reverberi (1949-1971); Giuseppina Ortolani (1972-1987); Nicolò Parrinello (1988-2002); Antonio Mazzola (2003-2007); Nicolò Parrinello (2008-2010).

Lo studio della Zoologia a Palermo ha inizio nel secolo XII, il primo Autore che si occupò di tale disciplina, in modo particolare di "Ornitologia", fù Federico II di Svevia, Re di Sicilia. Dal XIX secolo in poi la Sicilia guarda alle Scienze Naturali con entusiasmo e vivissimo interesse, tanto che nasce nei singoli cultori il desiderio di coordinare, di descrivere metodicamente gli oggetti raccolti, per porre in luce la storia naturale della Sicilia. Nascono così i primi Musei, tra i quali il Museo di Zoologia, curato ed organizzato dal Professore Doderlein che, riordinando tutto il materiale custodito nei locali della casa dei Padri Teatini, creò collezioni ittiologiche, erpetologiche, ornitologiche, malacologiche e mammologiche. Con la nomina del Professore Reverberi a docente di Zoologia, l'Istituto, in pessime condizioni per il periodo bellico e la fatiscenza della struttura edilizia, vive un momento di splendore. Grazie alle sue capacità organizzative e alle sue influenti amicizie Reverberi riesce ad avere aiuti economici al di fuori dell'Università. Il Ministero dei Lavori Pubblici gli permette la costruzione in tempi diversi di nuove aree, ingrandendo l'Istituto più del doppio. Con l'aiuto della "Rockeller Foundation", una associazione mondiale di beneficenza umana in tutto il mondo, si possono acquistare attrezzature che serviranno per la ricerca scientifica; l'Istituto viene anche dotato di una nuova e più completa biblioteca che oggi custodisce e mette a disposizione per gli studiosi circa 4600 volumi e circa 27 abbonamenti attivi. Vengono raccolte in armadi collezioni zoologiche create da Doderlein e sparsi lungo i corridoi, in un unico grande ambiente che diviene il Museo di Zoologia, il quale tutt'oggi mantiene l'antica architettura anche se si sta rinnovando nello spirito della moderna museologia scientifica. Inoltre, Reverberi crea un laboratorio di "Embriologia Sperimentale". Nel 1957 riesce a far istituire un nuovo corso di laurea presso la Facoltà di Scienze: il Corso di Laurea in Scienze Biologiche.

All'Istituto di Zoologia, con Decreto Rettorale n° 3020 del 17/12/96 subentra il "Dipartimento di Biologia Animale". Vista la delibera del Senato Accademico n. 10 del 27/03/2006, con decreto Rettorale n. 1620 il Dipartimento viene denominato "Dipartimento di Biologia Animale "G. Reverberi".

La Sezione di Botanica comprende docenti ricercatori in precedenza afferenti all’ex Dipartimento di Scienze Botaniche, all’origine Istituto di Botanica. Vi operano 15 docenti, tra professori e ricercatori, oltre al personale tecnico e amministrativo.

La Sezione include tutte le competenze didattiche e scientifiche relative allo studio delle piante. L’attività scientifica, in particolare, investe numerosi campi di ricerca, sia di base che applicata, inerenti i temi di Biologia vegetale (inclusi studi citogenetici e biochimici), Ecofisiologia, Botanica Sistematica e Filogenetica, Botanica farmaceutica, Flora e vegetazione dell’area mediterranea, Fitogeografia e Ecologia vegetale degli ecosistemi terrestri e acquatici, Conservazione e Gestione delle risorse vegetali e del patrimonio naturale, Valutazione biologica e dell’impatto ambientale, Biologia applicata alla tutela e valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali e al patrimonio botanico dei Giardini Storici e del Verde Urbano in generale.

Oltre all’attività didattica e di ricerca, la Sezione di Botanica collabora con numerose istituzioni scientifiche a livello nazionale e internazionale e fornisce supporto tecnico-scientifico a diversi enti, pubblici e privati, attraverso protocolli d’intesa e convenzioni per attività di studio e interventi che riguardano il patrimonio botanico in ambito sia naturale che antropizzato.

Il nucleo centrale di questa attività scientifica è rappresentato dall’Orto botanico. Questa antica e complessa istituzione museale siciliana, estesa su dieci ettari, ospita una straordinaria ricchezza di collezioni vive (circa 12 mila taxa), disposte in vaso o in piena terra, all’aperto o in serra. L’impronta di museo scientifico e la valenza delle collezioni e delle attività di ricerca che l’Orto botanico conduce sin dalla sua fondazione sono sostenute e alimentate dalle attività di ricerca del personale della Sezione di Botanica, grazie alle quali l’Orto botanico dell’Università di Palermo si connota come istituzione scientifica di spicco nel panorama internazionale, non solo per le collezioni di piante vive, ma anche per le ingenti raccolte di exsiccata dell’Herbarium Mediterraneum e per il ricchissimo patrimonio di biodiversità vegetale custodito nella Banca del Germoplasma e nella Banca del DNA.

Sezione di Biologia Cellulare

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biologia_260x200Referente di Sezione: Prof.ssa ROSA ALDUINA

Indirizzo: viale delle Scienze, edificio16, 90128 Palermo
tel.+39 091 23897111 (centralino)

La sezione di Biologia Cellulare comprende l'ex dipartimento di Biologia Cellulare e dello Sviluppo “Alberto Monroy”, intitolato a colui che fondò l’Istituto di Anatomia Comparata, nucleo iniziale della struttura. Alberto Monroy è stato uno scienziato di fama internazionale, le cui notevoli ricerche nei campi della biologia cellulare e molecolare dello sviluppo embrionale, vengono citate in tutti i testi scientifici e didattici sia in Italia che all’estero. Nato nel 1984, il dipartimento di Biologia Cellulare e dello Sviluppo riunì gli Istituti di Genetica e di Fisiologia. Dalla sede originaria in via Archirafi, si è trasferito nel 1996 presso l’edificio 16 di viale delle Scienze, confluendo prima nel Dipartimento di Scienze e Tecnologie Molecolari e Biomolecolari (STEMBIO) e a partire dal 1 gennaio 2013 nel Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche, Chimiche e Farmaceutiche (STEBICEF).

Oggi la sezione si è arricchita di numerose competenze in ambito biologico, spaziando dalla biologia cellulare e molecolare alla genetica, microbiologia, biochimica, fisiologia, farmacologia, oltre a competenze in ambito medico, come scienze e tecniche dietetiche applicate e patologia generale.

La sezione è sede di svariate ricerche nei vari campi della biologia sia di base che applicata, trattando argomenti di ampio interesse biotecnologico, ambientale, biomedico e forense. I docenti della sezione collaborano con ricercatori appartenenti ad altre Università e centri di ricerca, sia italiani che stranieri, in numerosi progetti di ricerca scientifica e forniscono le loro competenze multidisciplinari a diversi enti, pubblici e privati, mediante convenzioni per attività di supporto scientifico al territorio.

L’attività didattica di numerosi corsi di studio afferenti allo STEBICEF viene svolta presso le aule ed i laboratori didattici dell’edificio 16, che presenta numerose aule e spazi studio per gli studenti.

Oltre all’attività didattica e di ricerca, la sezione vanta una collezione di reperti di anatomia comparata comprendenti pezzi anatomici appartenenti a pesci, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi, che rappresentano un patrimonio di inestimabile valore scientifico. È anche presente una raccolta di crani e calchi di crani che testimoniano la storia evolutiva del genere Homo.

La sezione accoglie una mostra permanente sulla scoperta della struttura a doppia elica del DNA “Volti e storie di una scoperta” nell’atrio centrale denominato DNA Hall of Fame.

A fronte di apposite convenzioni, la sezione ospita il Centro di OncoBiologia Sperimentale (COBS), un ente di ricerca no profit riconosciuto dal MUR, laboratori della Fondazione RiMed e dell’Istituto del CNR.

Sezione di Chimica

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Edificio17Referente di Sezione: Prof.ssa FRANCESCA D'ANNA

Indirizzo: viale delle Scienze edificio 17, 90128 Palermo

Chimica Analitica 

La sezione comprende docenti ricercatori dell’area Chimica provenienti dagli ex-Dipartimenti di Chimica Fisica “F Accascina”, ChimicaInorganica e Analitica “S Cannizzaro” e Chimica Organica “E Paternò”. I componenti la sezione sono attivi in vari campi di ricerca in Chimica trattando argomenti di ampio interesse teorico, tecnologico, ambientale e biomedico. In particolare, le linee di ricerca, suddivise per aree di ricerca, molte delle quali sviluppate in stretta collaborazione con ricercatori appartenenti ad altre Università e centri di ricerca italiani e stranieri, sono riportate brevemente e sinteticamente nel seguito:
Messa a punto di metodiche analitiche per la valutazione di contaminanti ambientali e di materiali inerenti i Beni Culturali. 
Studio di materiali idonei alla decontaminazione di matrici ambientali. 
Studi di speciazione e studi termodinamici di complessi metallici.

Chimica Fisica
Sintesi e caratterizzazione chimico fisica di nanoparticelle e nanostrutture. Interazioni intermolecolari e self-assembling in fase gas e condensata. Interazioni tra molecole di interesse biologico e modelli di membrana. Preparazione e caratterizzazione di nanocompositi polimerici e nanomateriali per applicazioni avanzate. Caratterizzazione di manufatti di interesse archeologico e storico-artistico.

Chimica Inorganica
Sintesi e caratterizzazione strutturale di composti metallici e organometallici. Studio dell’interazione di composti metallici con molecole biologiche. Studio dell’attività antitumorale di composti metallici.

Chimica Organica
Chimica dei Composti Eterociclici. Chimica Organica Fisica e Meccanicistica. Chimica delle Sostanze Naturali. Fotochimica. Organocatalisi. Chimica Supramolecolare. Sintesi di Molecole Biologicamente Attive. Materiali Organici.

Sezione di Chimica e Tecnologie Farmaceutiche

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Referente di Sezione: Prof. MARIANO LICCIARDI

Indirizzo: via Archirafi n.30-32, 90123 Palermo

La Sezione comprende l'ex Dipartimento di Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, istituito nel 1987, tra i primi, nell'Ateneo palermitano, assorbendo gli Istituti di Chimica Farmaceutica e Tossicologica e di Tecnologie Farmaceutiche. In questi ultimi erano confluiti in precedenza gli Istituti di Chimica Organica, di Chimica Bromatologica e di Chimica Farmaceutica Applicata. 

Storicamente questi Istituti facevano parte di un filone di insegnamento della chimica nell' Ateneo Palermitano che era strettamente collegato alle applicazioni farmaceutiche, fin dalle origini. Già nel XVII secolo, presso la Facoltà Medica dell'Ateneo palermitano, era stato istituito il primo insegnamento di Chimica a Palermo, svolto dall'Abate Meli, poeta, speziale e cerusico.
Nell'ottocento venne istituito l'insegnamento di Chimica Filosofica e Farmaceutica tenuto dal Casoria e successivamente, la Scuola Chimica Palermitana poté vantare nomi illustri tra i quali Cannizzaro, Paternò, Oddo. Quando vennero separati gli insegnamenti di Chimica Organica e di Chimica Inorganica con la istituzione di due distinte Cattedre, fu aggiunta a ciascheduna la scuola pratica per i farmacisti.
Il primo Istituto Farmaceutico fu costituito da Angelico, allievo della illustre Scuola Chimica Bolognese di Angeli che nel 1897 aveva accettato la cattedra di Chimica Farmaceutica a Palermo. In questo secolo é avvenuta l'istituzione di corsi di laurea distinti in Farmacia prima e in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche dopo, con il trasferimento di tutte le strutture correlate, dalla storica sede di via Maqueda agli edifici di via Archirafi contigui all'Orto Botanico. Oggi l’edificio di Via Archirafi è sede delle aule e dei laboratori didattici dei predetti corsi di Laurea, nonché della biblioteca di Scienze Biologiche, Chimiche e Farmaceutiche.

 

Sezione di Chimica Farmaceutica e Biologica

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Sezione Chimica Farmaceutica e Biologica

Referente di Sezione: Prof.ssa PATRIZIA DIANA
Indirizzo: via Archirafi n.30-32 e parte del n.28, 90123 Palermo

Le motivazioni culturali della Sezione (ex Dipartimento Farmacochimico, Tossicologico e Biologico) sono nate dalla necessità sempre più attuale di condurre le ricerche su strutture chimiche di interesse biologico in simbiosi con diverse e differenziate competenze scientifiche. Alla base degli studi farmaceutici è infatti la scoperta o il progetto di nuove struttture chimiche che possono essere utilizzate come agenti terapeutici e l'ottimizzazione di metodiche analitiche e diagnostiche di sostanze ad attività farmaceutica e/o tossicologica.

Queste ricerche pertanto comportano l'isolamento e l'identificazione strutturale dei principi attivi di origine naturale, la sintesi di nuove molecole o di nuovi derivati, la verifica delle attività biologiche anche attraverso l'identificazione delle interazioni con recettori di vario tipo, inclusi enzimi e DNA, l'interpretazione delle relazioni qualitative e/o quantitative fra attività biologica e la struttura dei composti sintetici o naturali, e gli studi delle trasformazioni metaboliche. La confluenza quindi nel Dipartimento di Scienze e Tecnologie Molecolari e Biomolecolari delle competenze scientifiche pertinenti alla chimica biologica, alla chimica organica, alla chimica farmaceutica e tossicologica, alla fisica sanitaria, consentendo interazioni scientifiche sinergiche, contribuisce ad un avanzamento compiuto della ricerca farmaceutica
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