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2214 - LINGUE E LETTERATURE:INTERCULTURALITÀ E DIDATTICA

Presentazione

Obiettivi Formativi

Obiettivi specifici: La LM "Lingue e Letterature: Didattica e interculturalità" è indirizzata da un lato all'insegnamento delle lingue straniere nelle scuole secondarie e dell'italiano come lingua L2 e straniera in istituzioni pubbliche e private, in Italia e all'estero, ma anche a fornire più generalmente un'ampia formazione umanistica, in grado di rendere i laureati magistrali competitivi per svolgere altre attività: operatore culturale con funzioni di promozione e organizzazione di eventi di diversa natura e tipologia, la cui realizzazione richieda, tra l'altro, la conoscenza di una o più lingue straniere; esperto nell'ambito dell'inclusione sociale; esperto di traduzione e redazione di testi, dossier e materiale divulgativo; consulente letterario, editoriale nonché esperto in mediazione interculturale presso enti pubblici e associazioni di volontariato, in istituzioni di cultura nazionali e internazionali. Il progetto formativo tiene dunque conto di quanto indicato dal DL 59/2017 (da qui l'inserimento di discipline di ambito antropologico, con un'attenzione particolare rivolta soprattutto alle metodologie didattiche, fra cui la metodologia Clil); offre, però, e ne permette l'acquisizione, attraverso l'opzione individuale fra le materie affini e la materia a scelta i fondamenti di una variegata formazione umanistica, tale da non limitare le competenze professionali dei laureati all'unica prospettiva dell'insegnamento. In particolare, la Geografia culturale (M-GGR/01) è consigliata come attività formativa a scelta dello studente da 9 CFU prevista al II anno (TAF D); inoltre, nel Gruppo di Attività formative opzionali III, si consiglia agli studenti che intendono laurearsi nella classe LM-37 di scegliere una delle Filologie (Filologia Romanza L-FIL-LET/09 o Filologia Germanica L-FIL-LET/15), a coloro invece che intendono laurearsi nella classe LM-39 si consiglierà di scegliere la Lingua e Cultura Latina (L-FIl-LET/04). I risultati di apprendimento attesi sono: una sicura padronanza di due lingue (con il raggiungimento di un livello equivalente a C1 del Quadro di riferimento europeo in almeno una delle due lingue) accompagnata a conoscenze approfondite delle corrispettive letterature e culture, capacità di utilizzare a livello avanzato le metodologie dell'analisi critica e linguistica, nonché della comparazione letteraria, capacità di comprensione del mondo culturale, espresso dalle medesime lingue e dalle letterature, con riferimento alla loro realtà storica e geografica; l'acquisizione degli strumenti teorici e applicativi per l'analisi linguistica e del discorso, per la didattica delle lingue e delle letterature, ivi compreso l'italiano come L2 e LS; la riflessione teorico-pratica sulle problematiche relative all'inclusione sociale attraverso la conoscenza dei repertori plurilingui degli apprendenti; l'acquisizione dei meccanismi di base che regolano il mutamento linguistico a livello diacronico e sincronico e di strumenti avanzati volti allo studio del contatto linguistico e interculturale, e inoltre le strutture morfologiche e sintattiche fondamentali dei testi medievali in volgare pertinenti alle aree romanza o germanica. Il piano di studi prevede inoltre un periodo obbligatorio di tirocinio da svolgersi in enti pubblici o privati, in Italia o all'estero, per accrescere le competenze con un'esperienza professionale diretta.

Sbocchi Occupazionali

Profilo: Esperto nella Didattica delle Lingue e delle Culture /docente Funzioni: e' una figura professionale destinata a operare anche come docente all'interno del sistema formativo scolastico o di enti accreditati all'insegnamento, in Italia e all'estero. e' un esperto nell'ambito delle lingue straniere e di quella italiana, delle relative culture e letterature. Competenze: I laureati del Corso di Laurea magistrale in "Lingue e Letterature: Interculturalità e Didattica" maturano un approccio interdisciplinare legato alle lingue e letterature, in un'ottica diacronica e sincronica. In particolare, il laureato possiede competenze: - in almeno due lingue straniere, con un livello finale pari a C1 in almeno una delle due; - nella didattica delle lingue straniere;, - nella formulazione di moduli didattici di italiano L2 a stranieri nei diversi gradi di istruzione; - nelle letterature e culture dei paesi di cui ha studiato le lingue; - nell'analisi ed elaborazione dei dati della comunicazione orale o di testi scritti, letterari e no, in un ampio orizzonte storico-culturale e di interazione tra culture diverse; - competenze psico-pedagogiche necessarie ad interagire con apprendenti stranieri di diverse fasce di età (non soltanto scolare). Sbocchi: I naturali sbocchi occupazionali per questo profilo professionale sono costituiti da: - partecipazione (per i laureati che abbiano crediti in numero sufficiente in opportuni gruppi di settori, come previsto dalla legislazione vigente) alle prove di ammissione per i percorsi di formazione per l'insegnamento secondario di materie linguistico-letterarie nelle scuole italiane e insegnamento dell'italiano LS e L2, tanto all'estero (negli Istituti di cultura italiana, nei corsi di Lingua e civiltà italiana gestiti dai consolati, nelle istituzioni private) che nel nostro paese, quanto nei diversi gradi del sistema scolastico; - centri linguistici e istituti di cultura italiana in Italia e all'Estero, come docente di lingua e cultura italiane LS/L2; - associazioni ed enti pubblici e privati che si occupano di formazione linguistica in Italia, presso i quali il laureato - oltre a svolgere attività didattica - contribuisce alla realizzazione di iniziative volte alla integrazione (in particolare dei migranti); - progettazione e promozione di attività in ambito culturale con funzioni di elevata responsabilità, nell'ambito dei servizi di pubblica utilità rivolti alla comunicazione interculturale; - collaborazione come consulenti linguistici e culturali, anche con funzioni di elevata responsabilità, nei settori dello spettacolo, dell'editoria e del giornalismo e della comunicazione multimediale, in ambito nazionale e internazionale; - superando le prove di selezione, partecipare a Dottorati e Master di II livello in Italia e all'estero. Profilo: Esperto in mediazione linguistica e in gestione dei processi di inclusione sociale Funzioni: e' una figura professionale che opera con Istituzioni pubbliche e private, quando siano richieste competenze linguistiche elevate. e' un esperto in più lingue straniere, in grado di intervenire nell'ambito dei servizi di pubblica utilità finalizzati all'inclusione sociale. Può anche proporre l'organizzazione di eventi e curarne la realizzazione insieme a esperti di gestione. Competenze: I laureati possiedono competenze: - in almeno due lingue straniere, con un livello pari a C1 in almeno una delle due; - nelle letterature e culture dei paesi di cui ha studiato le lingue; - nell'analisi ed elaborazione dei processi culturali che caratterizzano le culture cosiddette nazionali e l'interazione tra culture diverse; - nella riflessione teorico-pratica sulle problematiche relative all'inclusione sociale attraverso la conoscenza dei repertori plurilingui degli apprendenti, maturata anche attraverso stage e laboratori. Sbocchi: I naturali sbocchi occupazionali per questo profilo professionale sono costituiti da: - collaborazione, anche con funzioni di elevata responsabilità, ad associazioni di volontariato e no-profit per l'inclusione sociale e per lo sviluppo del territorio; - progettazione e promozione di attività in ambito culturale con funzioni di elevata responsabilità, nell'ambito dei servizi di pubblica utilità rivolti alla comunicazione interculturale - enti pubblici, assessorati comunali o regionali, istituzioni operanti nel sociale dove i laureati possono prestare la loro opera di facilitatori linguistici e mediatori interculturali; - istituzioni di cultura nazionali e internazionali; - collaborazione con funzioni di elevata responsabilità con Enti pubblici e privati nel quadro di servizi culturali collegati al carattere multilinguistico e multiculturale della società; - collaborazione come consulenti linguistici e culturali, anche con funzioni di elevata responsabilità, nei settori dello spettacolo, dell'editoria e del giornalismo e della comunicazione multimediale, in ambito nazionale e internazionale; - ospedali, sindacati, tribunali, sedi nelle quali i laureati svolgono la funzione di agevolare la comunicazione con utenti stranieri (anche migranti); - imprese e realtà economiche dove i laureati hanno il ruolo di agevolare la comunicazione e la trasmissione delle informazioni ai fini di un inserimento efficace degli immigrati nelle attività lavorative e nella produzione; - rappresentanze diplomatico-consolari, enti e associazioni che si occupano di rapporti interlinguistici e interculturali, dove i laureati progettano e coordinano azioni tese al miglioramento delle relazioni diplomatiche, culturali e associative; - superando le prove di selezione, partecipare a Dottorati e Master di II livello in Italia e all'estero. Profilo: Esperto in consulenza linguistica, letteraria e culturale Funzioni: e' una figura professionale destinata a operare con Enti, Aziende e Istituzioni che si occupano di trasmissione della cultura e delle informazioni. e' un esperto nell'ambito delle lingue e delle letterature straniere e di quelle italiane, delle loro modalità di trasmissione, della valenza dei relativi registri linguistici; è esperto anche nella traduzione letteraria e no da una lingua all'altra. Competenze: I laureati hanno maturato competenze: - in almeno due lingue straniere, con un livello pari a C1 in almeno una delle due; - nelle letterature e culture dei paesi di cui ha studiato le lingue; - nell'analisi ed elaborazione dei dati della comunicazione orale o di testi scritti, letterari e no, in un ampio orizzonte storico-culturale e di interazione tra culture diverse; - nella prassi traduttoria, sia nei contesti linguistici generali che nei registri linguistici settoriali. Sbocchi: I naturali sbocchi occupazionali per questo profilo professionale sono costituiti da: - collaborazione di consulenza linguistica e culturale, anche con funzioni di elevata responsabilità, nei settori dello spettacolo e della comunicazione multimediale, sedi radiofoniche o televisive, sia in ambito nazionale che internazionale; - collaborazione presso case editrici e testate giornalistiche, uffici stampa, società di marketing e organizzazione di eventi, sia in Italia che all'estero; - attività di traduzione e interpretazione di testi scritti/orali, segni o discorsi da un'altra lingua; conduzione di ricerche sul linguaggio, sulle relazioni tra lingue antiche e moderne, sulle varietà linguistiche e sulla comparazione delle lingue, sulle interazioni tra linguistica e i TIC; - produzione e/o traduzione di testi audiovisivi e multimediali di varia natura e tipologia (testi commerciali, pubblicitari, di intrattenimento, materiali per guide di turismo esperienziale) in una o più lingue; - collaborazione presso istituti di cultura in ambito nazionale e internazionale. - superando le prove di selezione, partecipare a Dottorati e Master di II livello. In Palermo: Dottorato in "Studi letterari, filologico-linguistici e storico-filosofici" e "Studi culturali europei".

Caratteristiche della Prova Finale

Per conseguire la Laurea Magistrale gli studenti devono aver acquisito 120 crediti formativi compresi quelli relativi alla prova finale. La prova finale consiste nella discussione di una tesi di laurea che ha l'obiettivo di verificare il livello di maturità e la capacità critica del laureando, con riferimento agli apprendimenti e alle conoscenze acquisite, a completamento delle attività previste dall'ordinamento didattico. Il laureando dovrà redigere e discutere la tesi in italiano o in una delle lingue studiate. Essa consiste nello svolgimento di un lavoro originale in uno degli ambiti disciplinari tipici della laurea magistrale stessa, secondo modalità diversificate in relazione al contenuto ed eventualmente associata all'esperienza di tirocinio.