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2217 - CONSERVAZIONE E RESTAURO DEI BENI CULTURALI

Presentazione

Obiettivi Formativi

Obiettivi specifici: Il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali e' svolto in collaborazione con lAssessorato Regionale per i Beni Culturali e Identita' Siciliana, attraverso il Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro. Esso e' finalizzato a formare laureati magistrali con il profilo corrispondente alla qualifica professionale di Restauratore di Beni Culturali, di cui all'art. 29 del D.Lgs. 42/04 e successive modificazioni in tutti e sei gli indirizzi ministeriali. L'obiettivo formativo mira, quindi, a formare nei sei curricula dei laureati in grado di operare con autonomia decisionale ed operativa per definire lo stato di conservazione dei manufatti e mettere in atto azioni di prevenzione, manutenzione e restauro, atte a limitare i processi di degrado dei materiali costitutivi e ad assicurarne la conservazione contestualizzando il valore artistico e culturale delle opere. Il percorso formativo si basa su materie umanistiche, scientifiche e tecniche e prevede l'approfondimento delle tecniche artistiche viste anche nel loro contesto storico, dei materiali e metodi per la loro conoscenza e conservazione, e del controllo e prevenzione dei processi di degrado. Nella stesura del percorso didattico del corso di laurea sono stati tenuti presenti i seguenti criteri: - garantire l'opportuno spazio, in termini di CFU, alle discipline di contenuto scientifico e storico-artistico necessarie; - garantire adeguato spazio di tempo alle attivita' pratiche del restauro, attraverso i laboratori dei settori e i tirocini pratici in cantieri didattici; - limitare al massimo gli esami integrati nei limiti consentiti dalla profonda interdisciplinarieta' del corso di laurea; comunque, tra i corsi integrati e' stata garantita coerenza metodologica e culturale Autonomia di giudizio: - E' in grado di raccogliere e quantificare i dati necessari per la definizione degli interventi mirati a contrastare il degrado dei beni culturali; - E' capace di riconoscere un problema conservativo e di applicare tecniche e materiali per la conservazione; - E' capace di vagliare fonti di informazione e bibliografiche; - E in grado di svolgere attivita' di ricerca e sperimentazione nel campo della conservazione; - E' capace di lavorare in gruppo e di inserirsi efficacemente nei diversi ambienti di lavoro. L'autonomia di giudizio e' conseguita attraverso lo studio e l'interpretazione critica di tesi e argomentazioni storico-artistiche, l'analisi di opere, di problemi conservativi e di interventi di restauro. L'autonomia di giudizio e' verificata, oltre che in sede di esame, nello svolgimento delle attivita' pratiche nei laboratori di restauro e della prova finale. Abilita' comunicative: - Possiede capacita' di base nella gestione di risorse umane e strumentali - Possiede capacita' di comunicazione nei confronti degli altri attori del processo di restauro - Possiede una buona capacita' di comunicazione orale e scritta in lingua madre - E' in grado di lavorare in gruppo. Le capacita' comunicative vengono verificate durante tutto il percorso formativo con particolare riferimento alle attivita' di gruppo e alle attivita' relative alla preparazione della prova finale. La verifica del raggiungimento di dette capacita' avviene attraverso le prove orali di esame in cui sono valutati abilita, correttezza e rigore e, in particolare, nella esposizione del progetto relativo alla prova finale. Capacita' di apprendimento: - Sviluppa quelle abilita' di apprendimento che sono necessarie per intraprendere un percorso professionale con un sufficiente grado di autonomia - Acquisisce capacita' di lavorare per obiettivi in gruppo o in modo autonomo - E' in grado di lavorare autonomamente e di continuare la propria formazione professionale. - E' in grado di mettere in relazione le competenze pratiche con le conoscenze teoriche, sviluppando spirito critico e autonomia di giudizio. La capacita' di apprendimento verra' agli studenti dall'integrazione tra l'estesa attivita' pratica di restauro e l'approccio interdisciplinare nei corsi teorici e nelle attivita' frontali. La capacita' di apprendimento sara' verificata mediante la valutazione delle attivita' pratiche, delle presentazioni orali, di relazioni ed elaborati finali e di eventuali rapporti relativi ad iniziative di aggiornamento.

Sbocchi Occupazionali

Profilo: Restauratore Funzioni: formula pareri tecnici sul restauro di beni culturali, programma azioni dirette ed indirette da adottare per limitare i processi di degrado dei beni e per assicurarne la loro conservazione Competenze: avanzate conoscenze scientifiche e storico-artistiche; approfondita conoscenza della struttura complessa rappresentata dal bene culturale sottoposto ai vincoli e alle tutele degli organismi competenti; avanzate conoscenze sulle caratteristiche, proprieta' e degrado dei materiali che costituiscono il bene culturale; conoscenza della legislazione dei Beni Culturali. Sbocchi: le Universita' e gli Enti di ricerca pubblici e privati, le Istituzioni del Ministero dei Beni artistici e culturali preposti alla tutela dei Beni Culturali (soprintendenze, musei, biblioteche, archivi ecc.), i laboratori di restauro, le aziende ed organizzazioni professionali operanti nel settore della diagnostica, conservazione e restauro dei beni culturali. Profilo: Ricercatore presso enti ed istituti di ricerca Funzioni: effettua ricerche originali finalizzate al recupero, alla conservazione e al restauro dei beni culturali. Competenze: conoscenza del metodo scientifico; capacita' di organizzare le interazioni di diverse conoscenze disciplinari al fine di affrontare i complessi problemi scientifici relativi alla conservazione preventiva dei beni culturali; elevate competenze nel campo delle tecniche di conservazione. Sbocchi: inserirsi nell ambito della ricerca presso le Universita' e gli Enti di ricerca pubblici e privati, attraverso la partecipazione a corsi di Dottorato di Ricerca specifici

Caratteristiche della Prova Finale

Con il superamento della prova finale si consegue il titolo abilitante di Dottore Magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali. Pertanto la prova finale consiste in due prove: una di carattere applicativo, consistente in un intervento pratico-laboratoriale ed una di carattere teorico-metodologico, consistente nella discussione di un elaborato scritto relativo ad un progetto conservativo individuato all'interno del tirocinio svolto e sviluppato in modo autonomo. Qualora la prima prova non venga superata, il candidato potra' ripetere l'esame nella sessione successiva. La prova finale e' pubblica ed e' valutata da una apposita commissione costituita da sette componenti nominati dal Rettore, due componenti nominati dal Ministero dei BB.CC. e due componenti nominati dal MiUR.