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Cerimoniale

Studentessa vince premio nazionale con una tesi sulla biodiversità marina

18-apr-2017

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Toscana di nascita ma siciliana d'adozione per inseguire il sogno di studiare da vicino gli aspetti del mondo marino. È la storia di Chiara Giommi, laureata in Ecologia Marina all'Università di Palermo, che si è classificata al primo posto al premio nazionale Majorca 2017, riservato ai migliori studenti d'Italia, con una tesi di laurea dal titolo: “Biodiversità e funzionamento nell’intertidale italiano”.
Un lungo e laborioso lavoro di ricerca effettuato girando le coste italiane e confrontando i dati raccolti nel laboratorio di ecologia marina sperimentale dell'ateneo, coordinato dal professore Gianluca Sarà, nell’ambito della campagna di raccolta dati «Ecotrip 2013 - Prin Tetris». Chiara ha studiato - con esperimenti condotti in tredici siti italiani - come le comunità algali ed animali degli ecosistemi marini rispondano a eventi termici estremi, per esempio un'ondata di scirocco, tipici del cambiamento climatico di questi ultimi decenni. I risultati hanno mostrato che le comunità con maggiore biodiversità riescono ad assorbire più facilmente lo stress dovuto alle forti ondate di calore che colpiscono le nostre coste.
“Lo studio ha controllato quasi tutte le coste italiane, in questo percorso ci siamo fermati tredici volte e abbiamo eseguito sempre lo stesso test - racconta Giommi -. Abbiamo prelevato delle porzioni di alghe e animali ed esponendole ad elevate temperature abbiamo simulato l'impatto delle condizioni climatiche nel loro metabolismo. Lo studio ha mostrato come gli organismi tendono ad aumentare il consumo di ossigeno quando la temperatura sale. Lo stesso esperimento è stato verificato anche nelle coste siciliane: a Palermo, a Portopalo di Capo Passero e a Mazara del Vallo con identici risultati”.
La giovane accademica presenterà i risultati della ricerca il prossimo 5 marzo all'Eudi show di Bologna, e subito dopo, potrà salire a bordo dell'Amerigo Vespucci, il veliero della Marina militare italiana costruito come nave scuola per l'addestramento degli allievi ufficiali, per partecipare ad una delle crociere di ricerca della durata di 15 giorni che la Marina effettua nelle acque del Mediterraneo.