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Indicatori bibliometrici

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Gli indicatori bibliometrici sono strumenti matematico-statistici impiegati dai database citazionali per misurare e valutare impatto e produttività scientifica. Dal 1963, quando a Filadelfia per iniziativa del chimico statunitense Eugene Garfield l'Institute for Scientific Information (ISI) pubblicò per la prima volta lo SCI (Science Citation Index) fino ai nostri giorni, la scienza bibliometrica si è molto evoluta. Gli enti che svolgono attività di valutazione della ricerca (agenzie nazionali, università, enti pubblici di ricerca, enti finanziatori di progetti) oggi dispongono di una gamma vasta e raffinata di strumenti bibliometrici, prodotti da editori e società commerciali oppure da organizzazioni e consorzi senza scopo di lucro attivi nell'ambito dello sviluppo della ricerca e la sua rappresentazione. La tabella seguente riporta un prospetto sintetico dei principali indicatori bibliometrici oggi in uso nella comunità scientifica internazionale.

 

Due sono i criteri principali per raggruppare e distinguere meglio le modalità di funzionamento degli indicatori bibliometrici: secondo il produttore della banca dati di riferimento per la definizione e il calcolo degli indicatori, oppure secondo l'oggetto/livello della valutazione (ranking) per il campione preso a riferimento. Oltre a Clarivate ed Elsevier, produttori/distributori commerciali dei database citazionali più diffusi e accreditati dagli enti coinvolti nelle attività di valutazione della ricerca (ovvero Web of Science e Scopus), in considerazione delle nuove tendenze e dei possibili scenari futuri abbiamo incluso qui anche Google (per le metriche legate al database Google Scholar), il National Institute of Health - NIH (per l'impiego di metriche basate sulla cocitazione nel campo biomedico) e la società londinese Altmetric (in riferimento a una pluralità di tipologie di dati e fonti che è possibile usare per le metriche alternative). Quanto all'ambito di riferimento (bibliometric scope), va ricordato che esistono metriche per il calcolo di indicatori a livello di singolo articolo (article level), oppure di rivista scientifica (journal level), oppure di produzione scientifica di un medesimo ricercatore (author level), ovvero infine a livello di nazione (country ranking).

Prospetto indicatori

Dai box seguenti è possibile accedere alla descrizione sintetica di ciascun indicatore bibliometrico, con qualche informazione sull'ambito di impiego e la modalità di funzionamento. 

Indicatori registrati in Web of Science

Citation index, Impact factor, Immediacy index, Cited half-life, Eigenfactor e Article influence score

Indicatori registrati in Scopus

Citation index (cited by), Citescore, SJR, SNIP
 

Indicatori registrati in altri database

Citation index (Google Scholar); Relative citation ratio (iCite)

H-Index e altre metriche a livello di autore
 

H5-Index, Contemporary H-Index, Individual H-Index, G-Index

Metriche alternative
 

Altmetrics, ALMs (PLoS)
 

Indicatori per le aree non bibliometriche (scienze umane e sociali)

Citation indexes per le discipline SSH; Library catalog analysis (LCA)

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Gli autori dell'Ateneo possono visualizzare i dati bibliometrici relativi ai prodotti di ricerca depositati nell'Archivio istituzionale IRIS direttamente dalla scheda prodotto, grazie alla funzione dei badge bibliometrici, recentemente sviluppata e arricchita di nuovi indicatori.

Ulteriori riflessioni sul rapporto tra valutazione della ricerca ed accesso aperto sono sviluppate nella sezione del nostro portale dedicata all'open access, in particolare alla pagina "Open access e valutazione della ricerca":

<https://portale.unipa.it/biblioteche/open-access/per-conoscere-oa/valutazione-ricerca-oa/>.