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Policlinico e cittadini insieme per misurare il grado di umanizzazione

29-mag-2017

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Lunedì 29 maggio 2017, dalle ore 10.30 alle 16, nell’Aula Magna “Maurizio Vignola” del presidio “V. Cervello” in via Trabucco 180, AOOR     Villa Sofia-Cervello di Palermo, personale sanitario del Policlinico “Giaccone” e rappresentanti di associazioni di volontariato insieme in aula per imparare a valutare l’umanizzazione delle strutture ospedaliere nell’ambito del Progetto di Ricerca autofinanziata 2015 “La valutazione partecipata del grado di umanizzazione delle strutture di ricovero”.

Misurare il grado di umanizzazione degli ospedali per migliorarli, in modo ciclico e sistematico, coinvolgendo direttamente i cittadini per valutare quanto le strutture e l’assistenza sanitaria siano realmente a “misura di paziente”. È questo l’obiettivo che si prefigge l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) attraverso la Ricerca denominata “Valutazione partecipata del grado di umanizzazione delle strutture di ricovero”.

Coinvolgendo tutti gli Assessorati Salute delle regioni, l’Agenas ha proposto sull’intero territorio nazionale la terza fase del ciclo di valutazione del grado di umanizzazione delle strutture di ricovero grazie ai gruppi di lavoro, ad hoc costituiti da ciascuna Azienda sanitaria, composti da personale sanitario e da cittadini appartenenti ad associazioni di volontariato.

Queste cosiddette équipe miste locali saranno appositamente formate dai docenti dell’Agenas per apprendere la metodologia di valutazione incentrata sull’uso di una checklist e sulla visita nelle strutture sanitarie (vedi Programma). Finita la formazione, si passerà alla fase operativa della ricerca. In pratica, il lavoro che le équipe dovranno svolgere si baserà sull’osservazione diretta e sull’acquisizione di documentazione riguardante la presenza o meno di determinate procedure o servizi all’interno degli ospedali.

Quattro le aree principali d’indagine: processi assistenziali e organizzativi orientati al rispetto e alla specificità della persona; accessibilità fisica, vivibilità e comfort dei luoghi di cura; accesso alle informazioni, semplificazione e trasparenza; cura della relazione col paziente e con il cittadino. Capitoli a loro volta declinati in sotto-aree e criteri in modo da scandagliare in profondità il rapporto tra ospedale e paziente (vedi Matrice della struttura di valutazione del grado di umanizzazione delle strutture di ricovero).

Completata la rilevazione, ciascuna Azienda trasmetterà i propri risultati all’Agenas che provvederà ad elaborare i dati e, sulla base delle criticità presenti, le équipe dovranno stilare un piano di miglioramento.

“Il Policlinico Giaccone, così come tutte le altre strutture sanitarie pubbliche della Sicilia - dice il manager Fabrizio De Nicola - con questa nuova Ricerca Agenas, sta per riavviare il percorso che, passando per un’attenta misurazione, punta a migliorare il grado di umanizzazione delle proprie strutture di ricovero”.

“Al processo di umanizzazione - continua De Nicola - partecipano tutti gli operatori che a diverso titolo, con il lavoro di ogni giorno contribuiscono a definire l’identità dell’ospedale. L’intento di passare dal 'curare la persona' al 'prendersi cura della persona' non può prescindere dal personale, vero motore del sistema. Sono perfettamente conscio delle difficoltà che gli operatori della salute incontrano nel rendere attuabile l'umanizzazione delle cure nei contesti sanitari: a mancare è soprattutto il tempo per fermarsi vicino al paziente, parlargli, comprendere i suoi bisogni e ritarare la risposta sanitaria per andare incontro alle sue esigenze. Realizzare finalmente qualcosa che metta al centro le necessità dei pazienti, dia soddisfazione ai professionisti e rafforzi le istituzioni è una sfida che tutti noi dobbiamo cercare di vincere”.