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ItaStra - Cina: alla Sisu il seminario "L'italiano fra passato e presente (con un occhio al futuro) di G. Paternostro

5-dic-2014

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Continua l’impegno e l’attività a 360 gradi di Giuseppe Paternostro alla Università SISU di Chongqing (Cina). Il seminario "L'italiano fra passato e presente (con un occhio al futuro)" è l’ultima fatica in terra cinese del ricercatore di linguistica italiana dell’Università di Palermo e della Scuola di Lingua italiana per Stranieri, in questo semestre visiting professor proprio presso la SISU. Il seminario è stato organizzato per gli studenti e i docenti dei corsi di lingua e cultura italiana dell’università SISU. Diversi e ricchi di spunti gli interventi e le domande dopo la prolusione di Paternostro. Al seminario hanno potuto prendere parte attiva anche gli studenti del primo anno, i quali studiano l’italiano solo da pochi mesi. A fare da interprete per loro Yang Fei, studente della SISU già in residenza lo scorso semestre presso l’Università di Palermo e la Scuola di Lingua italiana per Stranieri. Il seminario è stato un'occasione per illustrare, anche in prospettiva storica, il variegato sistema linguistico dell’Italia e degli italiani. Nella scheda di presentazione del seminario, che pubblichiamo, il temario completo.

"Il seminario "L'italiano fra passato e presente (con un occhio al futuro") ha voluto essere una rapidissima carrellata sulle vicende che hanno caratterizzato la storia della lingua italiana e, ancor di più, la storia linguistica dell'Italia. Si sono ripercorse le tappe salienti che, dalle sue origini, hanno condotto la lingua italiana a diventare da lingua letteraria (o comunque appannaggio della comunità dei dotti) a strumento comunicativo a disposizione di tutti, nel parlato e nello scritto. Nella seconda parte si è discusso della posizione occupata oggi dall'italiano nel mondo. Una posizione di assoluto rilievo se è vero che, secondo gli ultimi dati, la nostra è la quarta lingua più studiata nel mondo. Le ragioni sono state individuate sia nella presenza, in diverse parti del globo, di comunità formate dai discendenti di coloro che fra la fine dell'Ottocento e il secondo dopoguerra lasciarono il nostro paese in cerca di condizioni di vita migliori, sia nel prestigio culturale di cui, nonostante tutto, l'Italia e soprattutto la sua lingua gode tuttora. In conclusione si è voluto sottolineare che il mantenimento e il rafforzamento di questa posizione dell'italiano fra le lingue più studiate al mondo deve passare attraverso un rinnovato sostegno all'attività degli Istituti Italiani di Cultura e, ancor di più, attraverso la sempre più stretta collaborazione fra le università straniere e gli atenei italiani, collaborazione di cui i brillanti risultati dell'accordo SISU/Unipa sono una positiva dimostrazione."