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EVENTO/Presentata Led, la barca a vela dell’Ateneo

24-lug-2010

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Una barca a vela ad alta tecnologia in lino e sughero, progettata da professori e studenti di Ingegneria meccanica e Disegno industriale e realizzata dall’Ateneo grazie a sponsor esterni. Si chiama Led, acronimo di Linen Epoxy Dinghy, (dinghy in fibre di lino e resina epossidica) ed è in costruzione al dipartimento di Ingegneria meccanica e Aeronautica di viale delle Scienze, nel capannone che custodisce l’aereo G-59, il gioiello del volo di cui esistono pochissimi esemplari al mondo. Il cantiere dell’imbarcazione, che parteciperà alle regate nazionali universitarie a fianco delle veterane del Politecnico di Milano e di altri Atenei di grande tradizione, è stata presentata alla presenza del rettore, Roberto Lagalla, del responsabile del progetto – il docente di Meccanica Antonio Mancuso – e dall’intero equipaggio. “Il lino è un materiale naturale, eco-sostenibile, dai costi contenuti e dalle prestazioni paragonabili a quelle delle fibre di vetro”, hanno spiegato. L’uso delle fibre di lino non è recente (basti pensare ai piani di coda di alcuni aerei degli anni ’40) ma le applicazioni in cui questo materiale assolve anche funzioni strutturali sono oggetto di studi e ricerche. L’anno scorso l’Ateneo debuttò alle regate universitarie con la barca Zyz. Led segue la stessa filosofia di Zyz ma vuole essere più versatile e facile da gestire in condizioni meteo impegnative. “Stabilità, semplicità e leggerezza – dice Mancuso - hanno determinato linee tese, un layout di coperta semplificato e un marcato ginocchio nella zona poppiera.